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Gli italiani scelgono le assicurazioni per integrare la pensione e proteggersi dagli imprevisti

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Mercoledì, 16 Luglio, 2025 - 09:26
Autore: Gillespie

Un'indagine condotta da Nomisma per Athora Italia rivela un quadro articolato del rapporto tra gli italiani e le polizze assicurative, evidenziando significative differenze legate al genere, all'età e all'area geografica di residenza. 

I dati emergono dalla seconda wave dell'Osservatorio Look to the Future, che continua a monitorare l'evoluzione delle percezioni degli italiani su previdenza, protezione, risparmio e investimenti.

L'integrazione della pensione pubblica emerge come la principale motivazione che spinge gli italiani alla sottoscrizione di polizze vita a contenuto finanziario o previdenziale, con il 58% dei sottoscrittori che indica questa necessità.  

La percentuale sale significativamente tra gli over 60, raggiungendo il 67%, a testimonianza di una crescente preoccupazione per l'adeguatezza del sistema previdenziale pubblico nelle fasce di età più avanzate.

Al secondo posto tra le motivazioni troviamo le opportunità di investimento e la possibilità di accrescere il proprio capitale, indicata dal 45% dei possessori di polizze. 

Questa concezione delle polizze vita come strumento per far fruttare i risparmi risulta leggermente più radicata nel Nord Italia, dove raggiunge il 47%. La protezione e il sostegno finanziario alla famiglia rappresentano invece un aspetto determinante per il 42% di chi possiede una polizza, mentre la protezione dalle spese impreviste coinvolge il 37% del totale, con una particolare attenzione al Sud e nelle Isole dove questa esigenza sale al 43%.

I benefici fiscali costituiscono un ulteriore driver significativo, segnalato dal 41% del totale dei sottoscrittori, con una maggiore sensibilità tra gli uomini (44%) e nelle regioni settentrionali. Per quanto riguarda le polizze danni, infortuni e malattia, i principali fattori di scelta sono la ricerca di tranquillità e la riduzione dello stress derivante dalla consapevolezza di essere coperti in caso di eventi inattesi.

L'analisi evidenzia importanti differenze di genere nella percezione dell'utilità delle polizze. Le donne si dimostrano lievemente più convinte dell'utilità piena delle coperture contro eventi imprevisti come infortuni, malattie o decessi, con il 52% contro il 49% degli uomini. 

Tra gli uomini, tuttavia, uno su tre ritiene queste polizze utili solo se l'evento è altamente probabile, mostrando un approccio più calcolatorio. 

L'età influenza significativamente la percezione delle polizze assicurative. I 35-49enni, che rappresentano il 46% di chi considera molto utili le polizze danni, si mostrano più prudenti e condizionati dalla probabilità concreta dell'evento assicurato. La quota sale al 55% tra i 50-59enni, mentre i cinquantenni riconoscono con maggiore intensità le componenti di sicurezza (20%) e di beneficio finanziario (24%) garantite dalle polizze vita a contenuto finanziario. I 35-49enni si concentrano invece maggiormente sulla componente di rendimento (27%). 

Dal punto di vista geografico, il Nord e il Sud Italia mostrano una maggiore propensione a riconoscere la piena utilità delle polizze danni (51% e 52% rispettivamente), mentre il Centro Italia risulta essere la zona più "dubbiosa" con il 47%. Nel Mezzogiorno, un residente su cinque riconosce alle polizze vita a contenuto finanziario un ruolo importante nella protezione dei risparmi con capitale garantito.

La conoscenza degli italiani sulle assicurazioni risulta sufficientemente diffusa, seppur ancora superficiale. 

Gli uomini dimostrano una maggiore familiarità con il mondo assicurativo, con il 37% che ne ha una conoscenza approfondita contro il 24% delle donne. Il Nord si distingue per una maggiore padronanza del tema con il 35% di conoscenza approfondita, mentre Centro e Sud/Isole si attestano al 26%.

Guardando alle prospettive future, mentre chi oggi possiede una polizza vita a contenuto finanziario mostra un'elevata propensione a mantenerla nei prossimi 2-3 anni, il 28% di chi non la possiede considera di poterla sottoscrivere entro il prossimo triennio, rappresentando una fascia significativa di potenziali nuovi clienti. Tra questi, i più aperti alla sottoscrizione risultano i 35-49enni (35%) e chi vive al Sud e nelle Isole (34%).

Chi si orienta verso la sottoscrizione di una polizza vita a contenuto finanziario valorizza particolare la sicurezza del capitale, la flessibilità nei pagamenti e la protezione per la famiglia, insieme a garanzie di rendimento e benefici fiscali. Tra i potenziali sottoscrittori emerge inoltre un forte interesse per l'integrazione con i servizi sanitari, importante per il 53% del totale, con percentuali che salgono al 63% nella fascia 50-59 anni e al 62% tra le donne.

Nel complesso, i dati dell’Oseervatorio evidenziano un panorama complesso e molto eterogeneo in riferimento alle differenze di genere, età e area geografica. Ciò che emerge in maniera preponderante è una conoscenza ancora superficiale delle assicurazioni, un dato che sottolinea l’importanza di promuovere iniziative di educazione finanziaria volte ad informare e supportare le persone nella scelta delle soluzioni assicurative più adatte alle loro esigenze e obiettivi di vita.

Tag: 
Pensioni
Athora
Fondi pensione

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