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Attualità
Un recente studio di Randstad Research per la Fondazione Randstad AI & Humanities evidenzia come l’intelligenza artificiale stia impattando trasversalmente tutte le professioni in Italia, coinvolgendo circa 10 milioni di lavoratori altamente esposti.
Il Consiglio di Amministrazione di Generali ha ufficialmente deliberato le cariche sociali per il triennio 2025-2027, confermando Philippe Donnet come Amministratore Delegato e Group Ceo per il suo quarto mandato consecutivo e Andrea Sironi come Presidente per il secondo mandato.
Ad aprile 2025, sia la fiducia dei consumatori che quella delle imprese in Italia continuano a segnare una flessione, secondo i dati diffusi dall’Istat. L’indicatore di fiducia dei consumatori scende da 95,0 a 92,7, mentre il clima di fiducia delle imprese diminuisce da 93,2 a 91,5.
BBVA ha registrato solidi risultati nel primo trimestre del 2025, con un utile netto di 2,7 miliardi di euro, in crescita del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un nuovo passo importante è stato compiuto dalla Commissione europea per contrastare il fenomeno delle cosiddette “navi fantasma”. Con la recente adozione della direttiva sul monitoraggio delle navi, l’UE ha stabilito l’obbligo per tutte le imbarcazioni che navigano nelle sue acque, anche se non accedono a porti comunitari, di fornire dettagli sulle proprie assicurazioni.
Allianz Trade, leader mondiale nell’assicurazione del credito commerciale, ha pubblicato il suo primo report sulla sostenibilità, un documento che illustra con trasparenza la visione, i risultati raggiunti nel 2024 e le ambizioni future dell’azienda in materia di sostenibilità.
Nel 2025 le perdite assicurate da catastrofi naturali potrebbero arrivare a 145 miliardi di dollari, seguendo un trend di crescita del 5-7% annuo, con pericoli secondari come tempeste, incendi e inondazioni che contribuiscono in modo significativo. Tuttavia, è nei pericoli primari, terremoti e uragani, che si annida il rischio maggiore, con danni assicurati in un anno di picco che potrebbero toccare o superare i 300 miliardi di dollari a livello globale.
Si è svolta a Verona l’assemblea degli azionisti di REVO Insurance che ha approvato i risultati di bilancio 2024 che evidenziano un incremento del 42,8% nei premi lordi contabilizzati, arrivati a 308,8 milioni di euro. L’utile netto consolidato si attesta a 18,6 milioni di euro, mentre l’utile netto adjusted tocca i 22,6 milioni.
Nel primo trimestre del 2025, Ping An Insurance Company of China ha confermato il suo momento positivo, con il settore Property & Casualty (P&C) che ha registrato un incremento del 7,7% della raccoltapremi, raggiungendo 85,138 miliardi di RMB (circa 1,10 miliardi di euro), mentre i ricavi sono saliti dello 0,7% a 81,153 miliardi di RMB (circa 1,05 miliardi di euro).
Il board di Axa ha annunciato l’intenzione di riconfermare Thomas Buberl come Ceo, proponendo il rinnovo del suo mandato nell’assemblea degli azionisti del 2026.
Il settore del finanziamento auto ha mostrato segnali di vitalità nel 2024, con un aumento del 4,6% del volume complessivo di prestiti e leasing erogati rispetto all’anno precedente.
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha superato ogni precedente, con dazi reciproci oltre il 100% che rischiano di bloccare gli scambi tra le due economie più grandi del mondo, sottolinea un report di Coface.
Il 13 gennaio 2025, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni professionali (EIOPA) aveva raccomandato alla Commissione di vigilanza finanziaria bulgara (FSC - Комисия за финансовнадзор) di rivedere le proprie procedure di controllo sulla solvibilità delle compagnie di ri/assicurazione.
WTW ha chiuso il primo trimestre 2025 registrando un calo del 5% dei ricavi su base annua, scesi a 2,22 miliardi di dollari, principalmente a causa della cessione del business TRANZACT avvenuta alla fine del 2024, riferisce Insurance Business. Nonostante questo, l’utile netto d’esercizio è migliorato, passando da 194 a 239 milioni di dollari, con un margine operativo salito al 19,4% rispetto al 12,0% dello stesso periodo dell’anno precedente.
In Italia cresce il rischio di povertà anche tra chi ha un lavoro a tempo pieno. Secondo i dati Eurostat relativi al 2024, il 9% degli occupati full time ha un reddito inferiore al 60% della media nazionale, al netto dei trasferimenti sociali, con un aumento rispetto all’8,7% del 2023.