
Dopo due anni di contrazione, il trasporto merci sulle vie navigabili interne dell'Unione Europea ha finalmente invertito la rotta, registrando un significativo aumento del 4,5% nel 2024 rispetto all'anno precedente.
Un dato che, secondo le rilevazioni di Eurostat, segna una svolta positiva per il settore e un segnale di ripresa economica. Anche il trasporto di container ha mostrato un andamento favorevole, con un incremento del 3,7%, a testimonianza di una rinnovata dinamicità del commercio su questa tipologia di infrastrutture.
L'analisi merceologica rivela che a trainare la crescita sono state in particolare alcune categorie di prodotti. I minerali metallici si confermano i principali protagonisti, rappresentando ben il 23,2% del trasporto totale, seguiti da coke e prodotti petroliferi raffinati (16,3%), e da sostanze chimiche, gomma, plastica e combustibile nucleare (14,0%). Un incremento notevole, pari al 12,9%, si è registrato per le materie prime e i rifiuti secondari, mentre la categoria di prodotti chimici, gomma e plastica e combustibili nucleari ha visto un aumento del 12,4%. L'unica eccezione a questa tendenza è rappresentata dal carbone e dal petrolio greggio, che hanno subito una forte contrazione, pari al -26,5%.
Dal punto di vista geografico, il settore continua a essere fortemente concentrato in due Paesi: Germania e Paesi Bassi, che insieme gestiscono il 70,5% del traffico totale. In particolare, la Germania ha guidato la ripresa, registrando il maggiore aumento in termini assoluti, con un incremento di 1,9 miliardi di tonnellate-chilometro nel 2024, pari a un +4,7%. Questo dato sottolinea il ruolo cruciale di queste nazioni per il trasporto merci via acqua a livello europeo.