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Terrorismo: cosa succede in UK e in USA

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Martedì, 30 Giugno, 2015 - 06:39
Autore: Gillespie

Si chiama Pool Re, il gruppo di compagnie che, con il supporto dello Stato inglese, si sostengono in caso di indennizzi troppo elevati conseguenti ad atti terroristici. Fu ideata nel 1990 quando il governo di Sua Maestà temeva che gli attentati dei gruppi militanti irlandesi avrebbero potuto colpire gli immobili commerciali non assicurati, ma venne formalmente istituita nel 1993, dopo un'ondata di attacchi dell’IRA alla City di Londra. 

La maggior parte delle compagnie di assicurazione che coprono immobili commerciali vi partecipano e ogni assicuratore deve pagare le perdite fino ad una certa soglia, che è determinata individualmente per tale assicuratore. Quando le perdite superano tale soglia, l'assicuratore attinge alle riserve accumulate dal settore assicurativo su base di reciprocità all'interno della Pool Reinsurance Company Limited (Pool Re). Qualora le perdite per terrorismo superino queste riserve, Pool Re può, a sua volta, ottenere fondi dal governo per consentire pienamente il rispetto dei suoi obblighi, indipendentemente dalla scala delle perdite. La più grande perdita di Pool Re fino ad oggi è stata di £260 milioni per i danni bomba Bishopsgate nella City di Londra nel 1993. Proprio in queste settimane una recente azione sul mercato di Londra da parte del Pool Re fa ritenere che la politica verso i rapimenti stia cambiando, e che la copertura Kidnap&Ransom possa subire un aumento di prezzo e limitazioni importanti sulla base del gruppo che ha compiuto il rapimento: infatti, la legge britannica definisce illegale il pagamento di riscatti a gruppi terroristici politici, di cui esiste una lista definita stilata dal governo. All’origine della decisione, potrebbe esserci una stretta definita dal governo inglese per tentare di ridurre il rischio di rapimento di cittadini britannici a scopo di estorsione da parte dell’Isis.

Anche il Senato Usa ha in queste settimane rinnovato il Terrorism Risk Insurance Act (TRIA) portando la durata fino al 2020, introducendo un innalzamento del tetto d’intervento del fondo e una maggiore partecipazione dei riassicuratori. L’approvazione del decreto, la cui validità era scaduta il 31 dicembre scorso, è rimasta in dubbio per un lungo periodo, durante il quale Democratici e Repubblicani si sono vicendevolmente accusati di averne bloccato l’iter, lasciando gli assicuratori del mercato americano esposti a imprevedibili accumulazioni di rischio nelle aree ad alta densità di popolazione, come le grandi città di New York, Chicago, Los Angeles. La legge federale era stata emanata dal Congresso dopo l’attacco dell’11 settembre 2001 al World Trade Center, di fronte all’impossibilità di fornire copertura per il rischio del terrorismo da parte degli assicuratori americani, e nel timore che eventuali ulteriori attacchi potessero danneggiare in modo definitivo l’economia degli Stati Uniti. Un ampliamento è intervenuto sia nel 2005 e poi ancora nel 2007, quando è diventata Terrorism risk insurance program reauthorization act (Tipra). È stato così imposto agli assicuratori operanti nel mercato americano di prestare copertura per azioni di terrorismo con danni a persone o cose entro i confini degli Stati Uniti, in cambio di un sostegno governativo determinato da un apposito budget, previsto a livello federale.

Tag: 
Pool Re
USA
UK
terrorismo

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