
“I rami danni perdono mentre i broker continuano a guadagnare quote di mercato: questo significa che siamo riusciti ad assorbire la crisi, molto pesante e che non accenna a finire”. È il quadro tratteggiato da Francesco G. Paparella presidente uscente di AIBA nel giorno del passaggio delle consegne a Carlo Marietti.
“Evidentemente - ha affermato - il mondo assicurativo brilla di luce riflessa considerato che le aziende e le famiglie non hanno risorse da spendere: è quindi chiaro che non potranno fare assicurazioni ecco perché la flessione è costante e non vediamo svolte. Per i primi tre mesi dell’anno, i dati dimostrano che c’è infatti un ulteriore calo della raccolta danni, stimato in -4,6%, e le prospettive non sono migliori visto che il settore cresce solo se cresce l’economia. La crisi, caratterizzerà infatti tutto il 2013 e nel 2014, forse, solo nella seconda metà potremmo vedere una ripresa. E comunque molto dipenderà dai provvedimenti che il Governo prenderà nei prossimi mesi. Il nostro è il Paese meno assicurato d'Europa e quindi ha margini di crescita enormi: siamo assicurati appena al 6% del Pil mentre in altri Paesi arriviamo al 12%. Tutto questo mentre non ci sono più risorse pubbliche da destinare al welfare, alle pensioni e alla sanità, questa carenza può essere coperta solo dai privati”.