
Mentre il Ttip, l’accordo di libero scambio tra Usa ed Europa corre su un binario morto, prende quota l’ipotesi di un accordo nel settore assicurativo che ha l’obiettivo di rendere più facile vendere polizze Oltreoceano in entrambe le direzioni.
Le diplomazie vorrebbero arrivare a un documento condiviso prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.
Da una parte gli assicuratori e i regulator UE hanno più volte espresso frustrazione per i requisiti aggiuntivi richiesti alle compagnie europee operanti negli Stati Uniti. Si tratta di miliardi di euro di garanzie che rendono costoso lavorare negli Usa. Gli assicuratori europei devono infatti, da un lato rispettare le stringenti regole di solvibilità dell’UE, dall’altro sono chiamati a soddisfare i requisiti supplementari quando sottoscrivono rischi negli Stati Uniti. Una situazione considerata penalizzante da Insurance Europe, l’associazione che rappresenta gli assicuratori del Vecchio Continente.
Anche le compagnie statunitensi hanno di che lamentarsi, visto che dal gennaio scorso, con l’entrata in vigore di Solvency II operare secondo le regole delle imprese europee è diventato molto complicato.
Un accordo tra Usa e Ue potrebbe ridurre gli ostacoli e rendere più semplice la collaborazione tra i regolati di entrambi i mercati, aprendo anche al dialogo futuro con regolatori di altre aree geografiche.