
Le autorità europee di vigilanza finanziaria – European Banking Authority (EBA), European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA) e European Securities and Markets Authority (ESMA) – lanciano un chiaro avvertimento ai consumatori: investire in crypto-assets comporta rischi significativi e la protezione legale, se presente, può essere limitata a seconda del tipo di asset digitale scelto.
“I consumatori devono informarsi sul prodotto o sul servizio, verificare che il fornitore sia autorizzato nell’UE e assicurarsi che i portafogli digitali siano sufficientemente sicuri”, sottolineano le autorità, rimarcando come questi passaggi siano particolarmente cruciali in un periodo in cui l’interesse per questi strumenti cresce anche grazie alla promozione aggressiva sui social da parte dei cosiddetti finfluencer.
Il monito arriva in concomitanza con la pubblicazione di un factsheet con tutte le informazioni essenziali sulla nuova normativa europea sui mercati dei crypto-assets (MiCA), entrata in vigore il 29 giugno 2023, e pienamente applicabile dal 30 dicembre 2024 per la maggior parte dei fornitori di servizi di crypto-asset. La regolamentazione stabilisce un quadro di vigilanza coerente a livello europeo e nazionale, ma non tutti gli asset digitali rientrano nel perimetro di MiCA, e quindi non tutti garantiscono protezioni uniformi ai consumatori. “Non tutti i crypto-assets sono uguali e la tutela dei consumatori può variare a seconda del tipo di asset e del servizio utilizzato”, chiariscono le ESAs, ricordando che le protezioni includono accesso a informazioni complete e procedure trasparenti di gestione dei reclami, elementi non sempre presenti fuori dall’ambito regolamentato.
Secondo le autorità, è fondamentale che chi investe sappia distinguere tra fornitori autorizzati e soggetti non regolamentati: solo le società presenti nel registro centrale di ESMA, che elenca white papers, fornitori autorizzati e soggetti non conformi, possono erogare servizi regolamentati nell’UE. Tuttavia, “alcune società già operanti prima del 30 dicembre 2024 possono continuare temporaneamente a fornire servizi secondo la normativa nazionale fino al 1° luglio 2026 o fino al rilascio o rifiuto dell’autorizzazione MiCA”, avvertono le autorità, precisando che in questo periodo transitorio i consumatori non beneficiano delle tutele previste dalla normativa europea.
In sostanza, mentre i crypto-assets possono rappresentare strumenti innovativi capaci di migliorare efficienza, resilienza e competitività del sistema finanziario europeo, le ESAs invitano alla cautela: conoscere il prodotto, valutare i rischi, scegliere fornitori autorizzati e proteggere adeguatamente i propri portafogli digitali non è più facoltativo, ma indispensabile per evitare spiacevoli sorprese.