Divertimento, condivisione e partecipazione agli utili. Questo l’approccio che è stato adottato da Assicuratore Facile società benefit, che ha deciso di condividere una parte degli utili con i propri dipendenti, adottando un approccio innovativo che sposa l'idea dell'avvocato Riccardo Zanon, fondatore di Imprenditore Sereno e ideatore della Welfare Terapia. Questa iniziativa segna un importante passo in avanti nel panorama delle politiche retributive e del welfare aziendale.
Fondata nel 2014 da Simone Costenaro, oggi Ceo dell’azienda, Assicuratore Facile si è sempre distinta per la sua filosofia orientata alla soddisfazione dei bisogni reali degli assicurati e per l'applicazione dello standard internazionale ISO 31000 nella gestione dei rischi.
Due anni fa è stato lanciato “Condividi”, il settimanale informativo interno nel quale scrivono tutti i dipendenti, e nello stesso anno è stato portato tutto lo staff in vacanza ad a Ibiza per cinque giorni. Ora, Simone Costenaro ha deciso portare le retribuzioni minime per tutti i dipendenti a 1500 euro al mese, per 14 mensilità, con l’obiettivo di arrivare a minimo 2000 euro al mese per il 2026, e di premiare i propri dipendenti facendoli partecipare anche agli utili aziendali.
Con l'adozione del metodo proposto dall'avv. Zanon, l'azienda sta compiendo un ulteriore passo avanti verso il benessere dei propri dipendenti, desiderando condividere con loro il buon andamento aziendale, del quale sono essi stessi in parte promotori.
“Creare politiche retributive basate solo su aumenti salariali, pur importanti, non è più sufficiente, afferma Simone Costenaro, Ceo di Assicuratore Facile. “Volevamo rendere partecipi e motivare i nostri dipendenti per condividere con loro gli obiettivi aziendali che porteranno ad un buon andamento dell’azienda. Per questo motivo, abbiamo deciso di implementare un sistema premiale e di welfare aziendale che va oltre i fringe benefits, abbracciando un concetto più ampio di benessere e partecipazione”.
La decisione di Assicuratore Facile si inserisce in un contesto di trasformazioni del mercato del lavoro post-pandemia, in cui le aziende faticano a trovare profili adeguati e assistono alla fuga dal posto fisso. In questo scenario, il welfare aziendale diventa uno strumento chiave per fidelizzare i dipendenti e migliorare la loro qualità della vita.
Secondo Riccardo Zanon, avvocato specializzato in diritto del lavoro, “le PMI devono andare oltre l'idea che solo gli aumenti salariali possono motivare i dipendenti. È fondamentale creare un ambiente di lavoro che valorizzi il benessere e la crescita personale. Il welfare aziendale offre soluzioni che possono fare la differenza, sia in termini di attrazione di nuovi talenti che di fidelizzazione del personale esistente. Inoltre, un ulteriore motivazione che ha spinto l’imprenditore a condividere gli utili con i dipendenti, è quella di responsabilizzarli e motivarli a diminuire gli sprechi in ogni singolo reparto dell’azienda. A conti fatti, condividere gli utili con i dipendenti, contribuisce ad aumentare gli utili dell’imprenditore”.
“Crediamo fermamente che il successo di un'azienda sia il risultato del contributo di ogni singolo dipendente”, aggiunge Costenaro. "Condividere una parte degli utili significa riconoscere l'importanza del loro ruolo e motivarli a continuare a dare il massimo".
Riccardo Zanon invita tutte le PMI a considerare il welfare aziendale come una strategia fondamentale per il futuro. Non solo i fringe benefits, ma un approccio concreto al benessere dei dipendenti può fare la differenza nella competitività e nella sostenibilità a lungo termine.