
Nell’ultimo decennio il settore assicurativo è cambiato molto ed è aumentata l’importanza del comparto a livello sistemico. “Le compagnie di assicurazione giocano un ruolo importante come intermediari finanziari e nel garantire tutele contro i rischi economici e finanziari”, proprio per questo “il contributo degli assicuratori sulla vita ai rischi sistemici nelle economie avanzate è aumentato negli ultimi anni, pur restando comunque inferiore a quello delle banche”.
È quanto si legge nel secondo dei due capitoli analitici del Global Financial Stability Report, il rapporto sulla stabilità finanziaria globale redatto dal Fondo monetario internazionale. Il documento completo sarà pubblicato il 13 aprile, durante i lavori primaverili dell’istituto a Washington.
L’aumento del peso delle compagnie assicurazione nel creare rischi sistemici è dovuto in particolare a un incremento dell’esposizione al rischio aggregato, determinato dalla maggiore sensibilità degli assicuratori ai tassi di interesse. Le compagnie di assicurazione, dice il Fmi, “sono fonte rilevante di rischi patrimoniali di lungo termine per l’economia reale e sono tra i maggiori investitori istituzionali, detenendo circa il 12% degli asset finanziari globali, ovvero 24.000 miliardi, di cui circa l’85% in mano alle assicurazioni che erogano polizze sulla vita”.