
La campagna di educazione assicurativa “SicuraMente” nasce con l'obiettivo di indurre tra i più giovani una maggiore consapevolezza del rischio e una cultura della prevenzione, in particolare focalizzando l’attenzione degli studenti sui concetti di diritto, dovere e responsabilità.
Sono coinvolte le classi 4^ e 5^ delle scuole primarie e le classi della scuola secondaria di I° grado per un totale di circa 25.000 studenti, che avranno la possibilità di approfondire in maniera ludica, con l’utilizzo di enigmi e giochi didattici, l’importanza dell’assicurazione.
Ogni classe aderente ha ricevuto gratuitamente a scuola un kit cartaceo e digitale contenente diversi materiali didattici, che accompagneranno gli studenti durante tutto l'anno scolastico.
Inoltre, a conclusione del progetto, gli studenti, con il supporto dell’insegnante, verranno invitati a realizzare un elaborato artistico (un video oppure un fumetto) sui temi affrontati in classe, che offrirà loro l’opportunità di vincere fantastici premi. Gli attestati di partecipazione, inclusi nel kit, potranno essere consegnati ai genitori degli alunni per seguire anche a casa il percorso iniziato in classe e per dare la possibilità alle famiglie di partecipare gratuitamente ad un ulteriore concorso a premi.
Sono previsti infine incontri formativi in aula a cui parteciperanno alcuni membri del board di Helvetia che potranno così essere ancora più vicini agli alunni e alle famiglie, rendendosi disponibili a rispondere alle domande, dubbi o curiosità.
Roberto Lecciso, Ceo del gruppo Helvetia Italia, commenta: “Ci impegniamo affinché le persone prendano coscienza del valore dell'assicurazione e perché sviluppino una maggiore curiosità verso le tematiche assicurative così da comprendere meglio i lori bisogni e trovare le risposte corrette ai loro dubbi”. Sandro Scapellato, direttore marketing e distribuzione del gruppo Helvetia Italia, aggiunge: “È un vero piacere per noi essere riusciti a realizzare un progetto di così ampio valore sociale ed educativo che ha l’obiettivo di avvicinare i più giovani a una maggiore consapevolezza del rischio e alla cultura della prevenzione”.