
In un anno pesantemente segnato dalla crisi economica internazionale, dalle tensioni sul debito sovrano di alcuni Paesi dell’Area Euro e da una significativa contrazione del risparmio, il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della Capogruppo relativo al 2011, riscontrando solidi risultati industriali sia nel ramo vita che nel danni.
La forte crescita del risultato operativo danni (+38,3%) e il miglioramento del margine tecnico nel vita (+3,8%) hanno infatti permesso al leone di Trieste di compensare l’impatto dei mercati sulla componente finanziaria del vita. Il risultato operativo complessivo si è così attestato a 3.928 milioni di Euro, sostanzialmente in linea con l’anno precedente (4.077 milioni di Euro).
L’utile netto, pari a 856 milioni di Euro (in calo del 49,7% rispetto all’anno scorso), risente di un elevato ammontare di svalutazioni straordinarie nette su titoli obbligazionari e azionari, che hanno impattato per 1.017 milioni. Il Gruppo ha svalutato l’intero portafoglio dei titoli di debito della Grecia mediamente del 76%, sulla base dei corsi registrati sui mercati finanziari al 31 dicembre 2011. E’ stata inoltre svalutata la partecipazione in Telco, la holding (di cui Generali possiede il 30,6%) che detiene il 22,4% di Telecom Italia2.
Le performance si accompagnano ad una struttura del capitale che si è rafforzata nei primi mesi del 2012, grazie in particolare al calo dei rendimenti dei titoli governativi italiani. La solidità è dimostrata anche dal miglioramento, al primo marzo 2012, dell’indice di Solvency I a 132% (in precedenza 117%) che si riporta ai livelli pre-crisi.
Ancora riguardo alle performance operative di fine 2011, nel ramo danni si è registrata una forte crescita sia in termini di volumi che di profittabilità, con un balzo a 1.561 di Euro milioni del risultato operativo (+38,3%), grazie al progresso di 2,3 punti percentuali del combined ratio a 96,5%, fra i migliori del mercato europeo. L’ottimo risultato è stato ottenuto grazie a spese stabili, ad un’accorta politica sottoscrittiva e alla maggiore efficienza dei processi di liquidazione.
Nel ramo vita, a fronte di una crescita del margine tecnico favorito dallo sviluppo dei premi annui, il risultato operativo ha subito l’impatto delle svalutazioni, calando del 16% rispetto all’anno precedente. La raccolta netta vita sale invece a 5,8 miliardi di Euro, diventando la più alta del mercato europeo. Per quanto riguarda la nuova produzione, si mantengono elevati i margini (NBM) al 20,4%. Nell’ambito dell’attività di asset management, si segnala l’incremento del 3,4% a termini omogenei degli attivi di terzi. Il risultato operativo del segmento finanziario si è mantenuto sostanzialmente stabile a 342 milioni di Euro (354 milioni di Euro all’anno precedente), dimostrando la competitività dei prodotti di gestione di risparmio offerti dal Gruppo e l’efficacia delle reti distributive.
Il Group CEO di Generali, Giovanni Perissinotto, ha affermato: “Nel corso di un anno segnato dall’aggravarsi della crisi del debito sovrano, abbiamo confermato la nostra capacità di realizzare solidi risultati industriali, continuando inoltre a rappresentare un punto di riferimento per i risparmiatori. Il nostro risultato 2011 ha risentito dell’impatto di svalutazioni straordinarie, riguardanti in particolare i titoli governativi greci e la partecipazione in Telco, che non si ripeteranno nel 2012. Prevediamo, quindi, per l’esercizio in corso un utile in forte crescita”.