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Il mercato globale M&A rimane solido grazie a un’intensa attività all’inizio del 2022

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Mercoledì, 20 Aprile, 2022 - 08:33
Autore: Gillespie

L’attività M&A ha registrato a livello globale un ottimo inizio anno 2022, con operazioni del valore di oltre 100 milioni di dollari ciascuna che hanno superato i risultati del primo trimestre 2021. 

Secondo il Quarterly Deal Performance Monitor di WTW (Willis Towers Watson), sono state completate 220 operazioni nei primi tre mesi del 2022, grazie a condizioni favorevoli quali tassi di interesse bassi, una maggiore fiducia nel mercato, abbondanza di capitale e operazioni di trasformazione aziendale. 

Si tratta del secondo risultato più alto dal primo trimestre 2008, nonostante il forte calo delle operazioni SPAC registrato dalla seconda metà del 2021.

I dati raccolti in collaborazione con l’M&A Research Centre della Business School di Londra (ex Cass Business School), rivelano che è stato completato un numero ancora più alto di grandi operazioni (valutate oltre 10 miliardi di dollari) negli ultimi tre mesi rispetto allo stesso periodo del 2021 (6 contro 5): il mercato ha registrato uno straordinario effetto rebound nell’attività.

Andrea Scaffidi, Total Reward & Executive Solution Director di WTW, ha dichiarato: “La domanda latente che ha portato il mercato M&A a raggiungere un nuovo record nel 2021 sembra destinata a crescere, alimentata da bassi tassi di interesse e investitori ricchi di liquidità. Molte aziende che tentano di condurre rapide trasformazioni riguardo alla transizione climatica, tecnologica e ai principi di inclusione e diversità, vedono la possibilità di fare acquisizioni strategiche come un elemento chiave per accelerare questo processo. Quindi, mentre aumenta l’instabilità geopolitica ed economica, stiamo comunque assistendo a un forte slancio delle attività M&A. Le operazioni lente, quelle completate in più di 70 giorni, sono state i migliori indicatori di performance nel primo trimestre 2022, secondo i nostri dati sull’M&A. Se si considerano anche le complessità legate agli obiettivi ESG, investire più tempo e maggiori risorse per garantire una due diligence di qualità, invece di compiere mosse troppo avventate, può solo aiutare a ridurre il rischio e a creare valore”.

Una conseguenza diretta dell’intensa e prolungata attività di M&A è stata la spinta delle quotazioni verso cifre da record, e gli acquirenti per questo hanno fatto fatica a ricavare valore aggiunto dalle operazioni durante il primo trimestre 2022. In media, sulla base della performance del prezzo delle azioni, le aziende che hanno concluso operazioni M&A valutate oltre 100 milioni di dollari in questo periodo hanno sottoperformato l’indice mondiale MSCI del 4,4%.

Nel primo trimestre 2022, tutti gli acquirenti, hanno sottoperformato il proprio indice regionale, eccetto i dealmaker dell’Asia-Pacifico che hanno sovraperformato il proprio indice regionale del 13,3%, con 46 operazioni concluse nel primo trimestre 2022. Gli acquirenti del Nord America hanno sottoperformato del 5,3% rispetto al proprio indice regionale con 116 operazioni concluse nello stesso periodo, mentre gli acquirenti europei del 4,3% con 49 operazioni.

Scaffidi ha aggiunto: “Le turbolenze geopolitiche in corso, l’aumento dell’inflazione, l’intensificazione dei controlli normativi sulle operazioni di M&A e continue interruzioni della filiera presentano una serie di sfide per le aziende che vogliono concludere un’operazione nei prossimi mesi. Tuttavia, esistono validi motivi perché i dealmaker continuino a essere ottimisti, oltre all’andamento positivo delle campagne vaccinali e l’allentamento delle restrizioni anti COVID-19. Ci si aspetta che la performance economica a livello globale continui a migliorare, nonostante una serie di ostacoli macroeconomici, mentre il peso assoluto del capitale disponibile nei fondi d’investimento e l’eccesso di liquidità nei bilanci aziendali suggerisce che nel prossimo futuro le operazioni in fase di sviluppo rimarranno salde”.

Tag: 
WTW
M&A

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