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Il Senato conferma la collaborazione tra intermediari. SNA e Unapass applaudono

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Lunedì, 10 Dicembre, 2012 - 06:30
Autore: Gillespie

Il Decreto Legge Crescita 2.0 passa al Senato confermando la norma principale dell’impianto, ovvero la libera collaborazione tra gli intermediari assicurativi.

“Il nostro plauso va all’aula del Senato che ha votato la fiducia al Decreto Legge sullo Sviluppo, in cui è contenuta una norma vitale per avviare anche in Italia un reale processo di libera concorrenza nelle assicurazioni – hanno dichiarato Claudio Demozzi, presidente dello SNA – Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione e Massimo Congiu, Presidente di Unapass - Unione Nazionale di Agenti Professionisti di Assicurazioni.

“Si tratta della possibilità per gli intermediari di collaborare tra loro e con altri soggetti iscritti al Rui” – ha aggiunto Demozzi - “tanto osteggiata da alcune grandi compagnie che, evidentemente, temono che il settore possa diventare più trasparente e competitivo! Questo è un risultato eccezionale per gli agenti, frutto della lunga opera di sensibilizzazione portata avanti negli ultimi mesi, presso il mondo politico e istituzionale. Ma è soprattutto una conquista per la collettività, che supera una volta per sempre il “cartello” dei grandi gruppi assicurativi. Con la libera collaborazione, si fa chiarezza sui costi delle polizze e trasparenza nei rapporti tra intermediari. Si potrà offrire, al cliente, il prodotto su misura, liberando le energie imprenditoriali degli agenti. Ora tocca alla Camera, augurandoci che non vi siano imboscate”.

Secondo Massimo Congiu “con questo provvedimento si ribadisce la piena autonomia dell’intermediario che ha così la possibilità di decidere se instaurare o meno e con chi le collaborazioni; è questa una norma liberale che, in aggiunta a tutti gli altri importanti provvedimenti sostenuti dalla categoria e presenti nel Decreto appena approvato, rende il settore assicurativo effettivamente più vicino ai consumatori; auspichiamo per una ricomposizione della crisi di Governo affinché non si interrompa il processo riformatore”.

Demozzi e Congiu hanno infine sottolineato come venga riconosciuto il ruolo del consulente in assicurazione e al singolo intermediario sia data facoltà di gestire la copertura dei rischi in totale indipendenza, con criteri imprenditoriali e con chiarezza di tariffe e provvigioni per i consumatori.

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