
Il 2023 è stato un anno da record per le temperature globali, il più caldo mai registrato dal periodo pre-industriale. È quanto afferma il Rapporto Annuale dell’Istat, precisando che in Europa, solo il 2020 è stato più rovente, mentre in Italia il primato dell’anno più caldo resta al 2022.
Il nostro Paese si conferma tra i più colpiti in Europa per danni economici legati a eventi climatici estremi: dal 1980 al 2023, le perdite ammontano a circa 134 miliardi di euro, posizionandosi dietro la Germania (180 miliardi) e davanti alla Francia (130 miliardi).
Nonostante queste sfide, secondo l’Istat l’Italia ha compiuto passi importanti verso la sostenibilità. Dal 2005 al 2024 ha triplicato la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, toccando quota 130 TWh, con eolico e fotovoltaico in crescita e l'idroelettrico che resta stabile al 40% della produzione rinnovabile. Nel 2024, quasi la metà dell'energia prodotta nel Paese (49%) è stata generata da fonti pulite.
Anche l’impatto ambientale si è ridotto significativamente: tra il 2008 e il 2023, il consumo di energia delle unità residenti è calato del 23,1%, le emissioni di gas serra sono diminuite di oltre il 32% e il consumo di materiali è sceso del 40%. Un segnale che il Paese sta cercando un equilibrio tra crescita economica e sostenibilità.