
A due anni dall’inizio della pandemia da Covid-19 AmTrust Assicurazioni analizza l’impatto di denunce e richieste di risarcimento sul personale e sulle strutture sanitarie, travolti dall’ondata emergenziale.
Secondo i risultati dell’Osservatorio Covid MedMal di AmTrust, gli ospedali hanno dovuto affrontare una pressione crescente di richieste danni per Medical Malpractice nel corso delle varie ondate. In particolare, tra il settembre e il dicembre 2020, si è registrato un 51% in più di claims per Covid rispetto alla prima ondata, mentre i dati della terza, a oggi, sono di 148 denunce.
Durante la prima ondata, che ha segnato l’inizio dell’emergenza a febbraio 2020, il 52% delle richieste di risarcimento danni sono arrivate dal Nord Italia, l’area più colpita a livello epidemiologico.
Al contrario, nelle successive ondate il maggior numero di richieste è stato presentato al Sud, il 73% in più rispetto al Nord nella seconda ondata, e arrivando addirittura al 109% in più nella terza.
Una variazione che, secondo gli esperti di AmTrust Assicurazioni, non pare essere correlata a una maggiore pressione esercitata dal Covid sugli ospedali di queste regioni, dal momento che la percentuale di occupazione dei posti letto ospedalieri è rimasta omogenea su tutto il territorio nazionale.
Dallo studio risulta inoltre che il 48% dei sinistri Covid sono stati denunciati entro 3 mesi dalla data di accadimento e che questa percentuale raggiunge il 74% entro i 6 mesi.
Durante il periodo preso in esame i tempi necessari per far scattare la denuncia sono diventati più rapidi: infatti se la media nella prima ondata era di nove mesi dalla data dell’evento, questo lasso temporale si è dimezzato nella seconda e, proseguendo ancora il trend di riduzione, AmTrust ha ricevuto nella terza ondata richiesta di risarcimenti su polizze RC sanitarie mediamente dopo un mese e mezzo dalla data dell’accadimento dannoso.
Altro dato rilevante riguarda la prevalente incidenza della potenziale responsabilità sanitaria (MedMal), circa l’86%, nella richiesta dei danni, così come i coinvolgimenti di responsabilità del datore di lavoro riferita all’osservanza delle norme per il contrasto e il contenimento della diffusione del Virus Covid-19 nell’ambiente di lavoro, con l’11% dei casi, un’incidenza rilevante su questa tipologia di rischio. Il 2% degli scenari rientra nella sfera delle lesioni generali non MedMal e l’1% nei danni materiali.
Tra le altre evidenze emerse dall’indagine di AmTrust:
- Il campione d’indagine è costituito per il 76% da sinistri ancora aperti e per il 24% da richieste danni che non hanno avuto seguito.
- Il 91% delle denunce di Covid è caratterizzato da azioni civili, mentre per il restante 9% si tratta di procedimenti penali.
- Nel 44% dei casi si tratta di presunti danni lievi, mentre nel 42% dei casi la gravità del danno è per decesso. Questi ultimi sono precisamente 224 sinistri denunciati dei quali il 95% riferiti a pazienti (MedMal) mentre il restante 5% ad operatori sanitari (RCO), con una concentrazione importante di 106 richieste avvenute solamente negli ospedali pubblici del Sud Italia.
- Oltre il 61% delle pratiche viene chiuso entro i 3 mesi dalla data di denuncia mentre entro 6 mesi la percentuale raggiunge il 92% (questo dato è riferito alle sole denunce chiuse senza seguito).