
Il gruppo assicurativo francese Axa ha registrato nel primo semestre 2021 un utile netto di 4 miliardi di euro, in progresso del 180% su base annua e del 71% rispetto ai primi sei mesi del 2019, prima della pandemia.
In aumento del 3% il giro d’affari che sale a 53,9 miliardi di euro, mentre il risultato operativo raggiunge di 3,6 miliardi (+93%). L’indice di Solvency II è migliorato di 12 punti rispetto alla fine del 2020, portandosi a 212%.
Significativa la performance nei rami Danni (2,2 miliardi, +306%) e buono il contributo del Vita, Risparmio, Previdenza (+6% a 1,24 miliardi) e dell’asset management (+31% a 170 milioni), mentre il comparto Salute ha segnato una flessione dell’1% a 386 milioni.
Il consiglio di amministrazione di Axa ha proposto il rinnovo quadriennale del mandato di Thomas Buberl quale membro del board e chief executive officer del gruppo. La parola finale spetterà alla prossima assemblea annuale degli azionisti di Axa in calendario per l’aprile 2022.
Sul mercato italiano Axa ha registrato nel primo semestre del 2021 un utile netto di competenza di 125 milioni, in progresso del 27% rispetto ai 99 milioni dello stesso periodo del 2020, grazie all’aumento delle plusvalenze realizzate (+11 milioni) principalmente su azioni e ai minori accantonamenti per svalutazioni. Stabile a 125 il risultato operativo e in leggerissima flessione la raccolta premi a 2,498 milioni (-9 milioni di euro). Il segmento Vita, Risparmio e Previdenza ha registrato premi per 1,54 miliardi (-3%) riflettendo una diminuzione dei prodotti di risparmio tradizionali e di quelli previdenziali con una componente di risparmio, “in linea con la strategia, parzialmente compensata dalla performance delle polizze unit-linked”, con un utile operativo lordo di 77 milioni (+8%).
In aumento del 4% a 896 milioni di euro la raccolta premi nei rami Danni, trainati soprattutto dal segmento Imprese (+22 milioni, +9%), con un risultato operativo ante imposte di 145 milioni (-6%).
Per il ramo Salute i premi ammontano a 61 milioni, in crescita del 24%. Il combined ratio nei Danni è passato dall’87,3% di un anno fa a 89,9% e nel segmento Salute da 94,1% a 103,3%. Infine, la nuova produzione su base Ape è in crescita del 23% a 186 milioni.