
Un lungo periodo di bassi tassi d’interesse metterebbero in difficoltà le assicurazioni europee, ma soprattutto le compagnie tedesche per via dell’ampia diffusione delle polizze a rendimento garantito. Una situazione critica certo, ma che le compagnie saranno in grado di affrontare anche se questo potrebbe pesare sui profitti e sui livelli patrimoniali e portare a downgrade.
Lo indica Fitch in un rapporto sulle assicurazioni soffermandosi sulla Germania, paese dove i rendimenti garantiti sugli investimenti arrivavano al 4%.
I tassi sono stati gradualmente ridotti, scendendo all'1,25% a inizio anno, ma la lunga durata delle garanzie significa che in media il tasso garantito di un portafoglio tipico è del 3,1%, un risultato difficile da raggiungere nell’attuale contesto di tassi sui bond sovrani vicini allo zero o sotto lo zero.
D’altro canto solo il 15% del portafoglio medio è investito in Bunds e il resto è in investimenti con un rendimento maggiore. Fitch ritiene che gli assicuratori tedeschi siano riusciti ad avere rendimenti del 2,5%-3% sui nuovi investimenti nel 2014, mentre il rendimento sul Bund decennale è stato in media dell’1,2% e attualmente è dello 0,1%. Guardando avanti secondo Fitch anche nel caso in cui i redditi da investimenti fossero insufficienti a coprire le garanzie, le compagnie potrebbero per qualche tempo ricorrere ad altre forme di entrate, quali gli utili dalla raccolta.
Includendo anche queste fonti aggiuntivi nei calcoli, il ritorno sugli investimenti starebbe sopra il livello richiesto anche oltre il 2033 in un'ipotesi di un rendimento dell’1,5%. Quindi Fitch si aspetta che le compagnie continuino a far fronte ai ritorni garantiti, ma se i tassi restano bassi salirà il rischio che riescano a farlo. Inoltre, oltre a comprimere i profitti, ci sarà un effetto negativo sui cuscinetti di capitale. Questi, rapportati alle riserve attuariali, tra il 2008 e il 2013 sono calati dall'8,8% al 7,4%, nel 2014 dovrebbero essere scesi al 7,1% e il calo dovrebbe continuare nel 2015.