Ambiente
L’evoluzione regolamentare, il processo di digitalizzazione che sta trasformando lo scenario economico e sociale, la crescente affermazione dell’Insurtech che favorisce la disintermediazione del mercato, i progressi scientifici che concorrono all’incremento delle prospettive di vita e i cambiamenti climatici che aumentano i grandi rischi legati agli eventi naturali sono tra i principali fattori di cambiamento del mondo assicurativo.
Le risorse naturali, come l'aria pulita e l'acqua dolce, sono vitali per le imprese e oggi sono gravemente a rischio in molti settori industriali. La mancata gestione delle risorse naturali del pianeta, il c.d. "capitale naturale", ha conseguenze che vanno al di là degli effetti diretti sull'ambiente.
Il cda di Generali ha approvato la strategia sul cambiamento climatico. Presa in fallo pochi giorni fa per il ruolo svolto come assicuratore delle principali centrali a carbone attive in Polonia, il gruppo triestino ha risposto prontamente, adeguando il proprio business con l’impegno della comunità nell’affrontare le grandi sfide globali, a cominciare da quella del cambiamento climatico.
Torna oggi “M’illumino di meno”, la campagna di sensibilizzazione sul Risparmio energetico e gli Stili di vita sostenibili che la trasmissione “Caterpillar” di Rai Radio2 promuove per il quattordicesimo anno.
Generali replica alle accuse dei giorni scorsi che mettevano all’indice il gruppo triestino per il ruolo di primo piano svolto nella copertura assicurativa delle principali centrali a carbone della Polonia, tra cui le più inquinanti di tutta Europa.
AXA ha presentato l'Emerging Risk Survey 2017 nel quale traccia un quadro dei rischi emergenti nei prossimi 5-10 anni.
Sono ormai salite a quindici le grandi compagnie assicurative internazionali, quasi tutte europee, che hanno deciso di disinvestire dalle società di estrazione del carbone, il più inquinante tra i combustibili fossili, per un importo di venti miliardi di dollari nel corso dell’ultimo anno. È quanto si rileva dal report realizzato da Unfriend Coal, la coalizione di ong e associazioni della società civile internazionale.
Quello della Responsabilità civile ambientale (EIL) è un mercato assicurativo in rapida crescita, che riguarda le esposizioni e relativi indennizzi per danni ambientali e di salute pubblica, che vanno dall'inquinamento industriale alle pandemie.
Il Comune di Genova ha presentato al ministero dell’Ambiente un progetto per la mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro.
Anche quest’anno Allianz Italia aderisce all’iniziativa “Earth Hour – L’Ora della Terra”, promossa dal WWF contro il riscaldamento globale.
I mercati sottostimano il rischio ambientale “probabilmente perché pensano che questo si materializzerà solo nel lungo termine”, sostiene Luigi Federico Signorini, Vice direttore generale della Banca d’Italia, che sottolinea come si tratti di un grave errore: “La crisi finanziaria globale del 2007 ci ricorda i costi sociali ed economici derivanti dalla sottostima e da un non corretto prezzamento del rischio”.
Prosegue l'aumento dei rischi ambientali in tutto il mondo, e per questo motivo Allianz Global Corporate & Specialty® (AGCS), società del Gruppo Allianz esperta di rischi aziendali, ha annunciato l'ampliamento del proprio team mondiale di Responsabilità civile ambientale (EIL) con nuove assunzioni senior nelle aree del Mediterraneo e del Nord America.
Secondo una recente indagine condotta da Willis Towers Watson, il 39% delle imprese italiane che prevede tra i benefit ai dipendenti l’utilizzo di auto aziendali permette di scegliere un veicolo eco-friendly.
Nel corso del 2016 si evolveranno e si intensificheranno una serie di minacce, destinate a influenzare lo scenario economico e il panorama politico.
Inquinamento dell’aria (56%) e dell’acqua (51%), seguiti dall’impatto sulla salute delle sostanze chimiche presenti nei prodotti di uso quotidiano (41%) e dal costante aumento dei rifiuti (40%).