Assoprevidenza
La grave crisi economica e occupazionale ha generato una situazione paradossale dove, al crescente bisogno di copertura sociale, corrisponde la riduzione di risorse a disposizione del welfare pubblico che impedisce al sistema di protezione sociale di assolvere al proprio compito. “È urgente procedere a una razionalizzazione delle poche risorse disponibili, pubbliche e private, organizzandole in maniera efficiente. Meno enti che svolgono attività parallele significa focalizzare l’attenzione sull’aspetto dei servizi e di risparmiare sulle inutili ridondanze di carattere amministrativo”, ha affermato Sergio Corbello, Presidente di Assoprevidenza in apertura del convegno “Welfare integrato: qualcosa di più di un’idea”, organizzato dall’Associazione Italiana per la Previdenza e Assistenza Complementare e il Laboratorio di ricerca “Percorsi di secondo welfare” nell’ambito della Giornata Nazionale della Previdenza 2014 in svolgimento a Milano.
“È ben noto come, nel nostro Paese, emergano significative differenze tra la condizione previdenziale maschile e quella femminile: la prima, quella forse più macroscopica, è costituita dal fatto che, a fronte di una prevalenza numerica delle donne sul totale dei pensionati, mediamente le donne percepiscono importi più bassi. Altrettanto noto è il fatto che la condizione previdenziale delle donne è rivelatrice di percorsi di vita personali e familiari che vedono, generalmente, una presenza più intermittente nel mondo del lavoro; una difficile conciliazione tra mantenimento del lavoro, maternità e cura dei figli; carriere più lente; differenziali retributivi con gli uomini a parità di ruolo. Se questa è la situazione che ci troviamo a fronteggiare, ben vengano occasioni di incontro e di riflessione che consentano, non solo di fare un’analisi dell’esistente, ma anche di elaborare in modo propositivo linee di intervento da condividere con tutti i soggetti coinvolti”.