Guerra
Il settore assicurativo europeo si sta dimostrando resiliente di fronte alla crisi geopolitica scatenata dalla guerra tra Russia e Ucraina e dalla conseguente incertezza sulle forniture energetiche, così come dalle criticità delle supply chain legate alla Cina che stanno colpendo il settore manifatturiero. Si tratta di fattori che hanno avuto un impatto sul Pil dei paesi europei, sugli indici dei prezzi al consumo e sui tassi a lungo termine.
Il broker globale Arthur J Gallagher sostiene che il conflitto in corso tra Russia e Ucraina potrebbe causare al settore aviation perdite sette volte superiori all’importo complessivo dei danni provocati dagli attacchi aerei al World Trade Center (WTC) nel 2001.
Tra il Covid e la guerra regna l’incertezza tra gli italiani. Il terribile virus ha lasciato un segno profondo sulle aspettative di vita degli italiani: per 1 su 2 (48%) il prossimo decennio sarà caratterizzato da instabilità e precarietà, ma anche da una profonda incertezza sulle prospettive finanziarie (per il 42%) e da una maggiore propensione al risparmio (33%). Percezioni amplificate tutte ulteriormente dalla recente guerra russa- ucraina, che ha accentuato la sensazione generale di instabilità in 6 italiani su 10 (60%). E se nel 2019 la speranza di vita media era di oltre 83 anni, scesa oggi a meno di 82, nei prossimi 10 anni per 4 italiani su 10 (41%) si ridurrà ulteriormente: i più pessimisti i giovani (51%).
È probabile che l’impatto della guerra tra Russia e Ucraina sul settore assicurativo possa essere molto simile a quello di una catastrofe naturale di medie dimensioni.
GBSAPRI, con il patrocinio di ACB – Associazione Categoria Brokers, ha organizzato una tavola rotonda sul “RISCHIO GUERRA”, con l’intento di analizzare gli effetti dell’attuale guerra nel panorama italiano dal punto di vista del risk management e del mercato assicurativo.
Recependo una direttiva dell’Unione europea dell’8 aprile scorso, una circolare del Comando generale delle Capitanerie di porto, dal giorno di Pasqua è scattato il divieto di ingresso nei porti italiani di imbarcazioni battenti bandiera russa e a quelle che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio, giorno dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Scor prevede grosse perdite dovute al conflitto in Ucraina. Il colosso francese della riassicurazione avverte potenziali perdite di milioni di euro “in doppia cifra” nel primo trimestre dell’anno per via della guerra in corso.
Nobis Assicurazioni annuncia l’estensione gratuita di tutte le polizze infortuni per studenti a tutti gli alunni provenienti dall’Ucraina che frequenteranno le lezioni in un istituto scolastico italiano.
Munich Re sta pianificando la riformulazione delle polizze cyber per escludere in maniera chiara il rischio guerra, in modo da evitare controversie sulle coperture.
La guerra in Ucraina rafforza ulteriormente la ritrosia degli assicuratori a coprire le imprese dagli attacchi cyber.
Il conflitto scatenato dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina va ad aggiungere altra incertezza a una situazione già complicata dopo il biennio di emergenza pandemica.
Prosegue l’azione umanitaria promossa da Reale Foundation in collaborazione con l’associazione moldava Viata fara leucemie - Una vita senza leucemia - per sostenere la popolazione ucraina attualmente rifugiata a Chișinău, in Moldavia.
Da oltre un mese la lettera Z è il simbolo dell’esercito russo che ha invaso l’Ucraina. È chiaro che nelle ultime settimane avere nel proprio logo una Z a sé stante possa creare degli equivoci e rimandare alla guerra scatenata dalla Russia.
È ormai passato più di un mese dalla decisione della Russia di invadere l’Ucraina e scatenare la guerra in Europa. Le immagini di famiglie e bambini in fuga dal terrore, dalla morte e dalla distruzione lasciano sgomenti.
I ricercatori di Eset, player globale nella cyber security, hanno annunciato la scoperta di una campagna di cyber spionaggio - risalente ad agosto 2021 e ancora in corso - che utilizza una variante Korplug mai documentata prima originata dal gruppo Mustang Panda APT.