Unione Europea
Un nuovo passo importante è stato compiuto dalla Commissione europea per contrastare il fenomeno delle cosiddette “navi fantasma”. Con la recente adozione della direttiva sul monitoraggio delle navi, l’UE ha stabilito l’obbligo per tutte le imbarcazioni che navigano nelle sue acque, anche se non accedono a porti comunitari, di fornire dettagli sulle proprie assicurazioni.
Il 44% delle aziende europee ha iniziato a prepararsi in vista dell’entrata in vigore della EU Pay Transparency Directive, prevista per ottobre 2026.
La Commissione europea ha informato Google della sua opinione preliminare secondo cui la società americana avrebbe violato le norme antitrust dell’UE distorcendo la concorrenza nel settore della tecnologia pubblicitaria, il cosiddetto “adtech”. La Commissione, nello specifico, ritiene che Google abbia favorito i propri servizi tecnologici di pubblicità online a scapito di fornitori concorrenti di servizi tecnologici pubblicitari, inserzionisti ed editori online.
La Commissione europea ha presentato un nuovo pacchetto di misure per gettare e rafforzare le basi del quadro UE in materia di finanza sostenibile.
La portavoce della Commissione europea responsabile per il Mercato interno, Sonya Gospodinova, ha spiegato a Bruxelles perché l’Esecutivo Ue abbia proposto la nuova normativa Euro 7 per i veicoli stradali, che prevede ulteriori riduzioni delle emissioni nocive per la salute, oltre all’altra normativa che preveda che dal 2035 sul mercato interno possano essere immessi solo auto e furgoni a emissioni zero di CO2.
Dopo aver condotto un’analisi su 78 siti internet, tra cui anche quelli delle compagnie aeree, la Commissione Europea segnala che la maggioranza dei siti di intermediazione di autonoleggio viola le norme UE in termini di trasparenza e tutela dei consumatori. Complessivamente, solo il 45% dei siti online è conforme agli standard europei.
“Your industry needs to follow suit”. Si è rivolto così il Segretario Generale delle Nazioni Unite al mondo delle polizze nelle osservazioni conclusive al Forum virtuale per lo sviluppo delle assicurazioni tenutosi l’8 giugno.
Le autorità di regolamentazione antitrust dell’Unione europea hanno fissato il 27 luglio come termine ultimo per la decisione sulla mega fusione tra Aon e Willis Towers Watson.
Il termine ultimo fissato dall’Unione Europea è il 15 maggio prossimo. Entro quella data WhatsApp dovrà fornire risposte chiare alle autorithy Ue per la privacy circa l’aggiornamento delle politiche per la condivisione dei dati con Facebook e informare adeguatamente gli utenti.
La Commissione europea ha avviato una consultazione sulla revisione delle norme prudenziali Ue per le compagnie di assicurazione e di riassicurazione, la cosiddetta “direttiva Solvency II” entrata in vigore nel 2016, che stabilisce norme armonizzate e basate sul rischio, promuove la trasparenza, la comparabilità e la competitività nel settore.
La Commissione europea ha deciso di rimuovere temporaneamente tutti i Paesi dall’elenco di quelli assicurabili sul mercato in relazione all’assicurazione del credito all’export a breve termine. Una misura che aumenterà la disponibilità di assicurazione pubblica del credito all’esportazione a breve termine nel contesto dell’attuale emergenza sanitaria.
Centinaia di innovatori ed esperti di tecnologia si sono dati appuntamento a Bruxelles per la quarta edizione della EIT Digital Conference, all’insegna del motto ‘For a strong digital Europe” per discutere questioni di primaria importanza per il settore digitale.
Una settimana fa il commissario al bilancio UE, Guenther Oettinger, aveva indicato che un’uscita del Regno Unito senza accordo il 31 ottobre prossimo comporterebbe un buco di 12 miliardi di euro nel bilancio 2020.
I ministri dei trasporti UE nella recente riunione in Lussemburgo hanno concordato un approccio generale sulla proposta relativa alle informazioni sul trasporto merci elettronico, che la Commissione ha presentato nel maggio 2018 nell'ambito della proposta “Europa in movimento III” per una mobilità sicura, pulita ed efficiente.
I cittadini Ue hanno ancora difficoltà a beneficiare delle azioni previste dalla direttiva europea sull’assistenza sanitaria transfrontaliera: solo una minoranza dei potenziali pazienti sa di aver diritto a ricevere assistenza sanitaria all’estero. Non solo: ci sono problemi e ritardi nello scambio elettronico dei dati sanitari dei pazienti tra Stati membri.
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