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Il settore del finanziamento auto ha mostrato segnali di vitalità nel 2024, con un aumento del 4,6% del volume complessivo di prestiti e leasing erogati rispetto all’anno precedente.
Nel primo trimestre del 2025 la domanda di prestiti da parte delle famiglie italiane ha segnato una crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, indicando un ritorno di fiducia dopo un 2024 più prudente.
Nel 2024, il panorama del credito in Italia ha registrato una crescita significativa, con il 59,1% dei cittadini maggiorenni che ha attivo un mutuo o prestito, segnando un aumento del 12,8% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, l'importo medio residuo da rimborsare per estinguere i contratti in corso è diminuito del 9,8%, scendendo a 31.653 euro.
Durante l'ultimo Black Friday e complessivamente nei mesi di ottobre e novembre 2024 fino al Cyber Monday, la domanda di credito al consumo delle famiglie ha registrato un significativo aumento del +7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le richieste di Buy Now Pay Later (+59%) e Affidamenti Revolving (+54%) sono quelle che hanno visto la crescita maggiore.
Gli italiani fanno un maggior ricorso al credito per l’acquisto dell’auto: nel primo semestre 2024 crescono infatti i prestiti finalizzati e il leasing per le auto, sia come volumi erogati (+7,7%), sia come importi medi (+5,7%), rispetto al pari periodo precedente.
Aumenta progressivamente il numero di consumatori digitali che utilizzano soluzioni di Open Banking in Italia, con un tasso di accesso ai dei conti correnti che nel primo semestre dell’anno aumenta complessivamente di 1,7 punti percentuali, raggiungendo quota 49,2%.
I primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una progressiva crescita della domanda dei mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane. L’andamento positivo delle richieste è andato di pari passo con il taglio dei tassi di interesse da parte della BCE.
La politica di rialzo dei tassi d’interesse della Bce in risposta alla crescita dell’inflazione ha avuto conseguenze rilevanti per tutte le persone che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile, sia privati che ditte individuali. Secondo l'analisi condotta da Crif sull'impatto dell'innalzamento dei tassi sui mutui (elaborata sul patrimonio informativo del Sistema di informazioni creditizie Eurisc), il 26% dei mutui ipotecari attivi a gennaio 2022 era a tasso variabile.
Secondo un’analisi di Cribis, società del Gruppo Crif, a fine 2023 sono risultate attive in Italia circa 16mila tra startup e Pmi innovative, con un fatturato complessivo che si aggira intorno a 7,6 miliardi di euro.
Aiba e Crif hanno stretto un accordo quadro grazie al quale i broker associati potranno avvalersi, a condizioni di particolare favore, delle soluzioni e servizi Crif per lo sviluppo del business sulle imprese, tra cui la piattaforma di marketing intelligence Margò powered by Cribis, società del gruppo Crif.
Nel terzo trimestre del 2022 rimane stabile l’incidenza dei pagamenti puntuali delle imprese italiane, confermando i risultati raggiunti nel secondo trimestre dell’anno.
CRIF e Fido, società che opera nel campo dei sistemi di analisi dei digital footprint, hanno co-sviluppato TrustScore, un nuovo modello di valutazione del rischio di frode creditizia nella operatività online dei consumatori.
Il 2021 è stato contrassegnato da una graduale ma robusta ripresa economica dopo il blackout dell’anno precedente causato dal Covid-19. Un andamento che ha contribuito al deciso aumento delle richieste di prestito da parte delle famiglie italiane per sostenere consumi e progetti di spesa, anche grazie alle misure di politica monetaria e fiscale adottate.
Nel primo semestre del 2021, le richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane hanno fatto segnare un incremento del +20,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020, nonostante una leggera contrazione -4,4% registrata nel singolo mese di giugno.
Annunciate le start-up selezionate per la prima edizione di “I-Tech Innovation 2021”, la call lanciata da CRIF e Fondazione Golinelli per start-up innovative in tre settori strategici. Negli 8 progetti che hanno passato il vaglio finale della selezione tra oltre 200 candidature pervenute ‒ rispettivamente 3 nel Fintech/Insurtech, 2 nel FoodTech/Agritech e 3 in ambito Life Sciences/Digital Health ‒ sarà investito complessivamente 1 milione di euro.
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