
Nel panorama assicurativo si chiude una delle operazioni più rilevanti dell’anno: l’ingresso di Prima Assicurazioni nel Gruppo AXA. Il closing, perfezionato il 28 novembre, dà esecuzione all’accordo annunciato il 1° agosto 2025 e sancisce l’acquisizione da parte del colosso francese del 51% del capitale sociale della tech-insurance italiana per un corrispettivo complessivo di 538 milioni di euro. Si tratta di un passo strategico che conferma l’interesse crescente dei grandi gruppi internazionali verso player altamente digitalizzati, capaci di innovare prodotti, processi e distribuzione.
Prima Assicurazioni – oggi tra i protagonisti del segmento auto in Italia, con oltre cinque milioni di clienti e un sistema tecnologico proprietario che integra pricing, gestione dei sinistri e data analytics – potrà ora contare sulla forza industriale e finanziaria di AXA per potenziare ulteriormente il proprio modello. Secondo quanto comunicato da AXA, l’operazione prevede anche l’assegnazione di opzioni di acquisto e vendita tra la compagnia francese e gli azionisti di minoranza, strumenti che consentiranno ad AXA di portare la propria partecipazione al 100% nel 2029 o nel 2030, con un prezzo legato ai risultati economici futuri della società.
AXA ha inoltre chiarito che “Includendo l’internalizzazione prevista dei premi oggi sottoscritti da assicuratori terzi, l’operazione dovrebbe avere un impatto di -6 punti sul Solvency II ratio del Gruppo AXA”, un effetto atteso e già stimato al momento della firma dell’accordo. La compagnia ha spiegato che l’impatto è composto da “un impatto di -4 punti al momento del closing dell’operazione” legato al costo dell’acquisizione e alla valorizzazione della quota minoritaria da acquisire in futuro, e da “un impatto graduale stimato in -2 punti” derivante dall’internalizzazione delle polizze oggi distribuite da assicuratori terzi in Italia e Spagna, operazione che dovrebbe avviarsi entro la fine del 2026 previa autorizzazione regolamentare.
Dal punto di vista industriale, l’operazione consente a AXA di consolidare la propria presenza nel mercato italiano e rafforzare l’offerta digitale, mentre per Prima si apre una nuova fase di crescita basata sull’integrazione con un gruppo globale di primo piano. L’azienda italiana, che nell’ultimo decennio ha costruito la propria identità sull’efficienza tecnologica, potrà ora fare leva sulle competenze internazionali del gruppo francese, mantenendo allo stesso tempo il proprio DNA di operatore nativo digitale.