
Il virus Wannacry ha infettato anche gli impianti della Boeing, una delle maggiori aziende produttrice di aerei a livello globale.
Lo riportano Seattle Times e il New York Times che citano una nota scritta dall’ingegnere Mike VanderWel, a capo del dipartimento per la produzione di aerei commerciali che avrebbe dato l’allarme martedì scorso, mettendo in guardia dal fatto che il virus avrebbe potuto colpire le apparecchiature utilizzate nei test funzionali di aeroplani pronti a essere lanciati e potenzialmente diffuse in software per aeroplani. Il virus Wannacry, di tipo ransomware, che agisce criptando i dati degli utenti e chiedendo un riscatto per rilasciarli, aveva nel maggio 2017 aveva generato una ondata di panico in tutto il mondo.
I dirigenti della Boeing hanno comunque già dato assicurazioni sul fatto che l’attacco virale è stato neutralizzato con un danno minimo. “La vulnerabilità era limitata a poche macchine: abbiamo distribuito patch software, non ci sono state interruzioni del programma 777 jet o di nessuno dei nostri programmi”, ha affermato Linda Mills, responsabile delle comunicazioni per gli aerei commerciali Boeing. La crisi è finita e “l’attacco non ha arrecato alcun danno significativo”, ha detto, sottolineando che l’attacco era limitato ai computer della divisione Aeroplani Commerciali e che le unità militari e di servizio non erano state colpite.