
La crescita delle classi medie nella regione Sub-sahariana dell’Africa attira l’interesse degli assicuratori europei e sudafricani che stanno cercando di mettere le mani sulle compagnie locali attive nel comparto vita e previdenza, in modo da aggirare la forte concorrenza che caratterizza i mercati più maturi e guadagnare posizioni in un’area potenzialmente molto interessante.
Lo sviluppo economico accelerato di paesi come il Ghana, il Kenya e la Nigeria ha fatto crescere la percentuale di popolazione benestante, con in mano soldi da spendere e da investire in prodotti assicurativi per tutelare il proprio tenore di vita. Dall’altro lato, le modifiche normative intervenute in questi mercati stanno aiutando la diffusione di strumenti di risparmio e di soluzioni previdenziali.
Alcuni colossi del mondo delle polizze come ad esempio Swiss Re, Prudential e Sanlam hanno giocato di anticipo e si sono già mossi per acquisire player africani focalizzati sul comparto vita e previdenza. A conferma della vivacità che caratterizza l’area sub-sahariana David Hodnett, deputy Ceo di Barclays per il continente africano, ha detto poche settimane fa, durante un convegno a Johannesburg che “in questo momento ogni compagnia che si guardi intorno può trovare almeno cinque o sei pretendenti”.
Secondo un report della Standard Bank pubblicato lo scorso mese di agosto, probabilmente la dimensione delle classi medie nell’Africa sub-sahariana è stata sovrastimata da alcune analisi, ma di certo i tassi di crescita sono stati comunque notevoli. Monitorando le economie di 11 Stati della regione Standard Bank sostiene che la “middle class”, composta da circa 4,6 milioni di persone nel 2000 salirà a oltre 15 milioni nel 2030, con la Nigeria nel ruolo di paese leader.
Per avere una idea delle dimensioni e delle opportunità future, basterebbe ricordare (dati Swiss Re) come nel 2013 l’industria assicurativa valesse l’11,5% del PIL in Gran Bretagna e solamente lo 0,6% in Nigeria. Nel solo ramo vita, all’8,8% della Gran Bretagna risponderebbe l0 0,2% della Nigeria.
Il mercato delle assicurazioni vita, in termini di volume dei premi, è cresciuto del 18,6% in Kenya nel solo 2013, del 13,8% in Angola e del 13,5% in Nigeria a fronte di un +3,9% in un mercato maturo come quello britannico.
Insomma, la penetrazione delle polizze vita in questi paesi è veramente molto bassa e, viste le dinamiche sociali in essere, sono evidenti le opportunità di crescita per soddisfare le esigenze del numero sempre più elevato di persone che si affrancano dalla povertà.
Come dicevamo, le grandi big mondiali hanno recentemente aperto gli occhi su questa fetta di mondo. Tanto è vero che l’inglese Prudential ha chiuso due operazioni quest’anno in Ghana e in Kenya e lo scorso mese di novembre Axa ha messo sul piatto 250 milioni di dollari per acquisire il controllo della compagnia nigeriana Mansard Insurance, mentre le big sudafricane come Old Mutual e Liberty stanno scandagliando il mercato a caccia dell’occasione giusta.