
Coface ha registrato nel 2022 un fatturato di 1,81 miliardi di euro, in crescita del 13,4% a perimetro e tassi di cambio costanti sull’anno precedente.
I volumi dei premi dell’assicurazione credito sono aumentati del 14,4%, trainati dal maggior ricorso dei clienti allo strumento assicurativo, in un anno caratterizzato dalla fiammata inflazionistica.
L’utile operativo è risultato pari a 413,5 milioni i euro, in aumento del 32,2% rispetto all’anno precedente, principalmente grazie alla crescita dei ricavi e di perdite ancora contenute. In crescita del 26% l’utile netto che sale a 283 milioni di euro.
Il combined ratio al netto della riassicurazione è aumentato di 0,3 punti al 64,9%.
L’utile per azione ha raggiunto 1,89 euro. Il coefficiente di solvibilità stimato è aumentato di 5 punti a circa il 201%, al di sopra del margine superiore della zona target che va dal 155% al 175%.
Xavier Durand, Ceo di Coface, ha dichiarato: “L’economia globale risultava esposta a molti rischi alla fine del 2022, ma ha potuto beneficiare di alcuni sviluppi positivi inattesi, come la riapertura dell’economia cinese e le temperature eccezionalmente elevate di inizio inverno in Europa. Il clima mite e la curva della domanda hanno ridotto il consumo di gas naturale e abbassato i costi energetici per le imprese e le famiglie. Tuttavia, queste buone notizie non hanno fermato il previsto aumento del numero di fallimenti aziendali. In questo contesto complesso, Coface ha ottenuto risultati record, con un utile netto in crescita del 26% a 283 milioni di euro, corrispondente a un rendimento annuo del patrimonio netto tangibile del 15,6%.
Anche il nostro tasso di fidelizzazione. Questa ottima performance non sarebbe stata possibile senza l’impegno di tutti i dipendenti di Coface al servizio dei nostri clienti.
Il 2023 è l’ultimo anno del piano strategico “Build to Lead”. Abbiamo già raggiunto o stiamo per superare tutti gli obiettivi fissati in questo piano. Il 2023 vedrà anche l’applicazione di nuovi principi contabili, la cui applicazione ha richiesto notevoli sforzi da parte dei nostri team di lavoro, ma non cambierà la strategia o la misurazione delle prestazioni”.
Per quanto riguarda le sue prospettive, Coface indica che l’attuale rallentamento dell’inflazione dovrebbe tradursi in un rallentamento del tasso di crescita dei premi, che sono sostanzialmente indicizzati al fatturato dei suoi assicurati.