Coface
L’amministrazione Trump ha confermato i dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti, una mossa che non sorprende ma che rievoca il precedente del 2018, quando misure simili si rivelarono di breve durata.
Il 2025 si preannuncia incerto, con rischi elevati per molte economie. Gli Stati Uniti, nonostante la crescita stabile, potrebbero influire negativamente sulle economie mondiali, mentre la Cina affronta una sovraccapacità produttiva e problemi legati agli Stati Uniti.
La Groenlandia, con circa 60.000 abitanti, è un territorio autonomo del Regno di Danimarca, ma sta facendo progressi verso una potenziale indipendenza, tema centrale nelle elezioni previste per aprile 2025 che si focalizzeranno sul futuro del Paese.
A partire dal prossimo mese di luglio, Ernesto De Martinis, già Ceo di Coface in Italia e Head of Strategy Regione Mediterraneo & Africa, sarà nominato Ceo della Regione Mediterraneo & Africa. Contestualmente al cambio di ruolo di De Martinis, Pietro Vargiu assumerà il ruolo di Country Manager per l’Italia.
La compagnia assicurativa francese Coface lancia “Power the Core”, il piano strategico 2024-2027 volto a sviluppare un ecosistema di riferimento globale per la gestione del rischio di credito.
Il settore delle costruzioni e l’immobiliare sono tra i più ciclici. Sensibili ai cambiamenti del mercato del lavoro, ai prezzi delle materie prime e, soprattutto ai tassi di interesse e all’accessibilità al credito, sono fortemente sotto pressione. E probabilmente la situazione non migliorerà nel 2024, secondo quanto emerge da un report di Coface dedicato al settore.
Coface aderisce alla Net-Zero Asset Owner Alliance (NZAOA) e sottoscrive i Principi per l’Investimento Responsabile (PRI) in linea con gli Accordi di Parigi che mirano a ridurre il riscaldamento globale di 1,5°C entro la fine del secolo.
Le buone notizie di inizio anno hanno rapidamente lasciato spazio a indicatori che annunciano una fine dell’anno nettamente meno promettente.
L’agenzia di rating Moody’s ha aggiornato il rating di solidità finanziaria (Insurance Financial Strength Rating - IFSR) di Coface da A2 ad A1. L'agenzia ha inoltre modificato l'outlook di Coface da positivo a stabile.
Con le prospettive economiche globali ancora incerte e strettamente correlate all’evoluzione dell’inflazione e alle decisioni di politica monetaria delle banche centrali, i timori di Coface sulle materie prime agricole si sono ulteriormente rafforzati nel secondo trimestre 2023. I costi di produzione elevati, le tensioni commerciali e i rischi metereologici in aumento continueranno a pesare sulla produzione agricola mondiale nei prossimi mesi.
Il gruppo assicurativo francese Coface ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 61,2 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno, per un fatturato consolidato di 475,1 milioni di euro, in crescita dell’11,4% a perimetro e tassi di cambio costanti.
Coface ha registrato nel 2022 un fatturato di 1,81 miliardi di euro, in crescita del 13,4% a perimetro e tassi di cambio costanti sull’anno precedente.
Il litio è un componente essenziale per la decarbonizzazione dell’economia, le batterie dei veicoli elettrici, infatti, sono principalmente composte da metallo bianco.
Coface rafforza il supporto al finanziamento e alla realizzazione di progetti Esg di lungo termine attraverso più soluzioni assicurative Single Risk. Nello specifico, Coface raddoppierà la dotazione dedicata ai progetti Esg a livello globale entro il 2025 (rispetto al 2022).
Oltre alle ripercussioni della guerra in Ucraina, la stretta monetaria globale e i molteplici vincoli alla crescita cinese fanno presagire prospettive pessimiste.