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Commercial Lines in crescita: +85% in tre anni, ma serve una vera cultura assicurativa

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Lunedì, 7 Luglio, 2025 - 06:38
Autore: Gillespie

Negli ultimi tre anni, il segmento delle commercial lines ha registrato una crescita significativa, con l’85% degli operatori che ne ha rilevato un aumento di peso nel proprio portafoglio. È quanto emerge dalla ricerca “Il futuro delle commercial lines: l’impatto del tech sull’offerta PMI e corporate”, realizzata da EY per conto dell’Italian Insurtech Association (IIA).

Questo trend positivo è destinato a proseguire: la stessa percentuale di intervistati prevede un’ulteriore espansione, con uno su due che stima una crescita superiore al 25%. 

A trainare questa evoluzione è l’adozione di tecnologie avanzate come API, machine learning e intelligenza artificiale generativa, che stanno rivoluzionando l’intera catena del valore assicurativa, dall’underwriting dinamico alla gestione predittiva dei sinistri. 

Secondo Marco Concordati, partner insurance di EY, “il mercato Commercial Lines si prepara a una trasformazione profonda guidata dalla digitalizzazione e dall’adozione estensiva dell’intelligenza artificiale generativa, che permea l’intera catena del valore, dall’underwriting dinamico alla personalizzazione delle coperture”. Concordati sottolinea anche l’importanza di un intervento normativo più incisivo e di una maggiore consapevolezza da parte delle imprese, spinte dall’aumento dei rischi climatici e demografici, aggiungendo che “nei prossimi anni una delle sfide per le aziende sarà quella di concentrarsi sulla formazione delle proprie persone oltre che lo sviluppo di competenze specifiche al fine di ottenere un modello completamente data driven”.

Un elemento chiave di questa trasformazione è l’integrazione di coperture contro i rischi catastrofali: il 78% degli operatori ha già incluso polizze CatNat nella propria offerta. Anche il Cyber Risk è al centro dell’attenzione, con il 47% degli intervistati che sta sviluppando soluzioni dedicate, a fronte di un 41% che già le propone. 

La distribuzione di questi prodotti avviene principalmente tramite broker assicurativi (76%), seguiti da reti agenziali, accordi con banche e canali diretti (65%). Tuttavia, nonostante l’ampliamento dell’offerta, persistono ostacoli culturali alla diffusione delle coperture: il 61% degli operatori segnala una scarsa percezione del rischio da parte delle imprese, mentre il 56% evidenzia una bassa cultura assicurativa. Solo una minoranza attribuisce le difficoltà alla complessità dei prodotti (17%) o dei canali distributivi (11%).

Simone Ranucci Brandimarte, presidente di IIA, ha dichiarato: “Secondo i dati di ANIA nel 2024 solo il 5% delle imprese italiane disponeva di una copertura assicurativa contro i rischi catastrofali. L’introduzione dell’obbligo assicurativo per le PMI, previsto dalla nuova normativa, farà certamente crescere questa percentuale. Ma l’aspetto più interessante, a nostro avviso, è la coincidenza tra questo obbligo e l’arrivo di tecnologie capaci di offrire risposte concrete e tempestive nella gestione di tali eventi”. Brandimarte ha poi aggiunto che “grazie alle soluzioni di intelligenza artificiale e analisi predittiva il settore ha fatto passi da gigante nella previsione e gestione di tali rischi, fornendo alle imprese informazioni fondamentali per prendere decisioni consapevoli sulla protezione del proprio business. Tuttavia, come evidenziato dai colleghi di EY, se oggi la tecnologia è matura, la percezione del rischio resta ancora un nodo da sciogliere”.

La ricerca EY sottolinea l’urgenza di promuovere iniziative di awareness e formazione: l’89% degli intervistati ritiene fondamentale rafforzare la sensibilità ai rischi e sviluppare una cultura assicurativa nelle PMI. 

Le tecnologie più impattanti per le commercial lines sono le API per la condivisione sicura di dati e servizi, seguite da intelligenza artificiale predittiva e machine learning. L’IA generativa, in particolare, si distingue per la sua trasversalità lungo tutta la catena del valore, migliorando la gestione del portafoglio, l’assunzione e la liquidazione dei sinistri. Tuttavia, il vero impatto di queste tecnologie dipende dalla capacità delle compagnie di evolvere verso un modello pienamente data-driven. 

Secondo la ricerca, tutti gli intervistati concordano sul fatto che i dati e la loro analisi avanzata siano cruciali per supportare decisioni informate, soprattutto nella valutazione e previsione del rischio. Ma la tecnologia da sola non basta: per abilitare davvero l’IA generativa servono investimenti strutturali in competenze (78%), integrazione con fornitori esterni di dati (61%) e una governance capace di tradurre l’innovazione in valore (44%).

Infine, l’analisi dei settori industriali più promettenti per il rilancio delle commercial lines vede in testa l’Energy & Utilities e il Manifatturiero (50%), seguiti da Healthcare & Pharma (44%) e Costruzioni e Real Estate (39%). Un panorama in rapida evoluzione, che offre grandi opportunità ma richiede anche un deciso cambio di passo culturale per coglierle appieno.

Tag: 
IIA
EY
Commercial Line

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