
Continuano a crescere i furti nelle abitazioni ed è proprio la microcriminalità il grande pericolo delle piccole comunità locali. Un aspetto, quest’ultimo, che ha favorito la diffusione delle polizze collettive a copertura dei danni provocati dai sempre più diffusi fenomeni criminosi. Molte amministrazioni hanno sottoscritto coperture ad hoc a favore dei cittadini.
In particolare nel Nordest del Paese molti Comuni hanno deciso di offrire il servizio assicurativo offerto dal broker assicurativo, Intermedia I.B. srl, società presente sul mercato dal 1985, con sede a San Donà di Piave, in provincia di Venezia.
Ma come funziona il meccanismo?
Il Comune agisce in qualità di promotore e non di sottoscrittore delle polizze. Il costo unitario delle coperture è di soli 10 euro; la tariffa non è obbligatoria ma convenzionata dal Comune che mette a disposizione dei cittadini in Municipio la apposita modulistica per la polizza che ha una durata annuale.
A Cordenons (PN), ad esempio, l’amministrazione comunale ha stabilito le condizioni con il broker assicurativo (premio con massimale di 5 mila euro, di cui mille per ogni furto subito, franchigia di 100 euro, premio di 10 euro, risarcimento anche dei contanti eventualmente sottratti dai ladri entro l’ora successiva al furto, ecc.). I cittadini avranno tempo dal 1 febbraio al 27 febbraio per consegnare il modulo di adesione alla polizza furti in abitazione, collettiva, a prezzo sindacale, convenzionata con il Comune.
Il Comune non spenderà nulla, ma si fa garante con l’assicuratore, raccoglie le adesioni dei cittadini mettendo a disposizione i propri uffici per dare informazioni in merito al progetto. A due passi dal pordenonese, a Concordia Sagittaria (10 mila abitanti), la campagna di adesione a fine novembre 2014 si era chiusa con 2 mila polizze, mentre in alcuni comuni del Veneto si sono superate le 3mila polizze.