
Aumenta la percentuale di italiani che riesce a risparmiare. Secondo l’indagine Gli italiani e il risparmio, realizzata da ACRI-IPSOS, il 40% degli italiani – il dato più alto dal 2003 – è riuscito a risparmiare nel corso degli ultimi dodici mesi, una percentuale in aumento rispetto al 2015 (+3%). Si tratta del quarto anno consecutivo di crescita.
Contemporaneamente sono tornate ad aumentare le famiglie in saldo negativo di risparmio, passate dal 22% del 2015 al 25% attuale.
Nel 2016, è infatti cresciuto il numero di chi ha intaccato il risparmio accumulato (dal 16% dello scorso anno al 19% attuale) mentre è rimasto costante (al 6%) la quota di chi è stato costretto a ricorrere ai prestiti.
Le difficoltà permangono: una famiglia italiana su quattro non sarebbe in grado di fare fronte a una spesa inaspettata di 1.000 euro con risorse proprie.
Nel clima di incertezza gli italiani preferiscono restare liquidi.
La maggioranza relativa (32%) del campione della ricerca non ha più un investimento ideale, a differenza del passato quando il “mattone” era di gran lunga l’investimento preferito. Lo studio evidenzia chiaramente la preferenza per la liquidità che sale in un anno dal 61 al 67%, mentre un 24% del campione risponde che ne reinveste solo una piccola parte.
Tra coloro che investono sale rispetto al 2015 la quota di chi detiene assicurazioni vita e fondi pensione (27% dal 25%) e libretti di risparmio (25% contro 23%). Anche i buoni postali di risparmio sono dichiarati dal 14% delle famiglie rispetto al 9% segnalato nella ricerca dello scorso anno. In calo i possessori di titoli di Stato e anche i detentori di conti correnti (81% da 83%). Il mattone, che dieci anni fa era l’investimento ideale per il 70% degli italiani, ora scende al 30%, percentuale in lieve risalita dal 29% dello scorso anno dopo il minimo toccato nel 2014 (24%).