
L’Italia conferma il suo ruolo di motore propulsivo del gruppo Allianz.
Il colosso assicurativo europeo ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 1,94 miliardi di euro, in aumento del 6,8% rispetto ai primi tre mesi del 2016 (1,82 miliardi di euro) e il mercato italiano, secondo per importanza alle spalle della Germania, è stato quello che ha registrato il migliore risultato operativo nel settore danni, pesando per 283 milioni di euro rispetto agli 1,274 miliardi (+1,2%) registrati complessivamente dal gruppo guidato da Oliver Baete. Il buon inizio anno di Allianz Italia è in linea con il positivo andamento del business nell’esercizio precedente e ha confermato, sotto la guida di Giacomo Campora, da gennaio amministratore delegato di Allianz Spa, la centralità strategica degli agenti.
La raccolta complessiva è cresciuta dell’1,8% raggiungendo i 3,8miliardi di euro, mentre l’utile operativo è risultato di 360 milioni di euro, in linea con l’analogo periodo 2017.
La raccolta premi nei rami danni si è stabilizzata a 1,1 miliardi di euro (-0,3% rispetto all’analogo periodo 2017), evidenziando un trend di netto recupero nell’auto, segmento nel quale si è distinto in particolare il canale agenti: il new business, con una crescita robusta, ha confermato il rafforzamento del trend positivo. Buona la crescita anche nel comparto non-auto, grazie all’apprezzamento da parte della clientela per le innovative soluzioni di protezione sviluppate sia per le famiglie sia per il segmento delle imprese.
Nel business vita, la raccolta trimestrale si è attestata a 2,7 miliardi di euro (+2,6%), confermando la strategia da tempo focalizzata sui prodotti capital light (+3,1%), la cui incidenza sui premi e sulla nuova produzione, ben oltre l’80%, è nettamente superiore alle medie di mercato. Il new business margin si è attestato nel periodo gennaio-marzo al 2,6% (dal 2,2% nel primo trimestre 2017). Buona la crescita a doppia cifra della raccolta della bancassurance, così come quella del canale agenti, grazie sia a prodotti capital light sia a polizze di puro rischio.