
A riaccendere i riflettori sul problema delle coperture assicurative per le aziende ospedaliere ci ha pensato pochi giorni fa l’AIBA. Durante il tradizionale convegno nazionale l’Associazione dei Broker guidata da Francesco G. Paparella ha rivelato che il fabbisogno assicurativo delle strutture sanitarie nazionali ammonta a oltre 1,6 miliardi di euro. A stretto giro di posta la notizia che un ospedale di primaria importanza come il Niguarda di Milano si trova senza copertura assicurativa. Infatti l’ospedale, al momento di rinnovare il contratto si è visto proporre dalla propria compagnia un rialzo del premio giudicato eccessivo e non sostenibile dall’ospedale milanese che dal 2 marzo è quindi senza copertura. Il Niguarda ha scelto la strada, pericolosissima sul lungo periodo, dell’autoassicurazione, vale a dire che pagherà di tasca propria le richieste di risarcimento. Con una lettera aperta ai dipendenti, 4.200 in tutto, l’ospedale ha spiegato la faccenda, precisando che i lavoratori non hanno nulla da temere. Ma medici, infermieri e gli operatori che stanno in prima linea, sono molto allarmati.