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La riforma della P.A. del Governo Renzi cambia anche la Sanità: niente polizza obbligatoria per i medici ASL

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Martedì, 17 Giugno, 2014 - 08:50
Autore: Gillespie

La riforma della pubblica amministrazione messa in cantiere dal governo Renzi cambia anche il settore della sanità. Il decreto legge e il disegno di legge delega approvati dal Consiglio dei ministri introduce importanti novità: dalla validità delle ricette per i malati cronici al superamento dell’obbligo di assicurazione per i medici del sistema sanitario nazionale, dalla semplificazione delle procedure per le autorizzazioni necessarie per l’apertura di nuove strutture sanitarie alla selezione unica nazionale per la nomina dei direttori generali.

L’obbligo di assicurazione previsto dal prossimo 14 agosto non si applica ai medici dipendenti pubblici del Sistema sanitario nazionale. Sono state introdotte misure per istituire un fondo che supporterà i professionisti sanitari nel pagamento dei premi assicurati, in particolare nei casi in cui i premi siano di ammontare elevato a causa del notevole livello di rischio dell'attività svolta dal professionista.

Tra le altre novità va innanzitutto ricordato che per essere nominato direttore amministrativo e direttore sanitario di una Asl, occorrerà superare una selezione pubblica per titoli e colloquio, contrariamente a quanto avviene attualmente con la nomina di queste figure di vertice in modo strettamente fiduciario e prescindendo da qualsiasi selezione. Potranno essere nominati soltanto coloro che all’esito di una selezione pubblica nazionale, saranno iscritti in un elenco tenuto dal Ministero della Salute e aggiornato ogni due anni. I direttori dovranno possedere titoli professionali specifici, avere frequentato uno specifico corso universitario di formazione in gestione sanitaria.

I direttori nominati dovranno garantire obiettivi di gestione, i livelli essenziali di assistenza, l’equilibrio di bilancio e i risultati del programma nazionale valutazione esiti. Secondo quanto previsto dal disegno di legge delega approvato dal Consiglio dei ministri, il direttore generale potrà essere dichiarato decaduto dall'incarico se non raggiunge gli obiettivi o commette gravi violazioni di legge o regolamento, o non si ispira ai principi di buon andamento e imparzialità. Il direttore generale dichiarato decaduto viene cancellato dall'elenco e non potrà più essere nominato.

Nel disegno di legge inoltre sono stati inseriti criteri meritocratici per le carriere di direttori generali delle Asl, primari ospedalieri e direttori sanitari delle stesse Asl.

Prevista inoltre l’istituzione, su base regionale, degli elenchi dei direttori amministrativi e dei direttori sanitari.

Novità importanti anche per gli oltre 14 milioni di malati cronici (pari al 24% degli assistiti del SSN). Per loro si allungano i tempi di validità delle ricette dai 60 giorni attuali a 180 giorni. Semplificate infine le procedure per il rilascio delle autorizzazioni necessarie per l’apertura di strutture sanitarie, eliminando il parere regionale relativo alla verifica di compatibilità con il fabbisogno sanitario.

Tag: 
Sanità

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