
La guerra dei taxi autonomi ha trovato il suo teatro principale ad Austin, dove Waymo ha appena annunciato un’espansione significativa del proprio servizio nel momento in cui Tesla sta per lanciare la sua flotta di robotaxi.
La mossa della compagnia di Alphabet è una risposta strategica all'arrivo del nuovo competitor di Elon Musk nella capitale texana, scrive Insurrance Journal.
Waymo ha annunciato l’ampliamento del proprio servizio di robotaxi ad Austin, in partnership con Uber, portando l’area operativa a 90 miglia quadrate, più del doppio rispetto al servizio lanciato circa quattro mesi fa e rappresenta uno dei fronti più caldi della competizione nel settore dei veicoli autonomi, dove ogni chilometro quadrato conquistato può fare la differenza nel lungo termine.
La tempistica dell'espansione non è un caso. Tesla ha infatti dato il via al suo servizio di robotaxi il mese scorso, inizialmente riservato a un gruppo selezionato di primi utenti nella città dove ha la sua base operativa.
Elon Musk ha dichiarato la scorsa settimana che l'azienda intende “espandere a un'area più ampia di Austin”, segnalando chiaramente le ambizioni di crescita rapida non solo nella capitale texana ma anche in altri mercati strategici come la Bay Area di San Francisco.
Il Texas si sta rivelando un terreno particolarmente fertile per i robotaxi, principalmente grazie a una regolamentazione più permissiva rispetto ad altri stati americani. Questo ambiente normativo favorevole ha permesso a Waymo di consolidare rapidamente la propria posizione: secondo i dati di fine marzo, i robotaxi della compagnia rappresentavano già il 20% di tutte le corse Uber nell'area operativa iniziale di Austin.
La strategia di Waymo punta sulla copertura h24 garantita da una flotta di oltre 100 veicoli, un approccio che la compagnia ha già testato con successo in altre città come Los Angeles, San Francisco e Phoenix. L'esperienza accumulata in questi mercati rappresenta un vantaggio competitivo significativo rispetto ai nuovi entranti, anche se Tesla può contare sulla propria reputazione nel campo dei veicoli elettrici e dell'intelligenza artificiale.
La sfida tra i due giganti tecnologici è un banco di prova fondamentale per il futuro della mobilità autonoma, dove le strategie di mercato, le capacità tecnologiche e l'efficacia operativa verranno messe alla prova in un contesto competitivo diretto. Il vincitore di questa battaglia locale potrebbe ottenere un vantaggio decisivo nell'espansione nazionale del settore dei robotaxi.