
Unilife è una compagnia assicurativa nata nel 2010 e specializzata in polizze vita che opera principalmente in Africa e in estremo oriente. Recentemente ha ottenuto dalla Financial Conduct Authority l’autorizzazione a estendere le sue attività anche in Europa (in particolare nel Regno Unito), e sta quindi affacciandosi sul nostro mercato con una serie di prodotti innovativi, grazie a un approccio che si differenzia dalle aziende tradizionali.
Al momento in Africa annovera più di 54.000 clienti tra polizze vita e sanitarie, mentre in Asia lavora soprattutto tramite intermediari locali in Malesia, Thailandia, Vietnam, Cambogia, Indonesia e Filippine. Questi operatori sono coordinati dalla “Guardrisk Life International of Mauritius”, una succursale della sudafricana MMI Holdings. I principali canali di distribuzione sono consulenti finanziari indipendenti, joint venture e piccoli partner locali.
I clienti
Da sempre il target della compagnia sono soggetti ad alta mobilità internazionale, gli expat e tutti coloro che sono alla ricerca di soluzioni estremamente flessibili durante gli spostamenti tra paesi diversi. I termini e le condizioni delle polizze sono infatti molto elastici e soprattutto non pongono vincoli legati alla permanenza in un determinato stato.
Stando a quanto dichiarato da Unilife inoltre un numero sempre maggiore di clienti è costituito da individui al di sotto dei 40 anni, dato piuttosto sorprendente se si pensa che fino a qualche anno fa l’acquirente tipo delle polizze vita apparteneva alla fascia 40-55 anni.
I prodotti di punta
I prodotti offerti da Unillife rientrano principalmente nel ramo vita e sono nel complesso delle soluzioni base. Di recente però la compagnia ha aggiunto un tipo di polizza unit-linked chiamate “Term 100” (T100) che si propone come una soluzione innovativa ai problemi tipici di questi pacchetti. Le unit-linked insurance infatti sono strumenti piuttosto sofisticati, composti da due elementi: un investimento e un’assicurazione sulla vita. Stephen Conway, amministratore delegato di Unilife che vanta una lunga esperienza nel settore, spiega di aver assistito per anni a clienti insoddisfatti a causa di contratti di questo tipo con un esito estremamente variabile. Il problema principale di queste polizze è che in genere aggiungono rischio all’assicurazione e costi agli investimenti. La T100 invece è caratterizzata da un premio garantito che resta invariato finché il cliente continua a pagarlo, e una somma assicurata anch’essa fissa. Questa opzione in sostanza garantisce sicurezza assoluta sia agli intermediari che ai clienti. Molti utenti l’acquistano con lo scopo di creare un patrimonio futuro e di tutelare economicamente il nucleo familiare nel lungo periodo.
Altri progetti
Unilife ha in serbo altri prodotti che puntano a raggiungere i mercati di nicchia europei. In particolare sta sviluppando soluzioni facilmente accessibili via internet e polizze prive di costi di commissione, sempre per quanto riguarda il ramo vita. Allo stesso tempo però la compagnia ha intenzione di rivolgersi anche a mercati che sono ancora in forma embrionale, come per esempio quelli dei paesi in via di sviluppo.
Il focus che si vuole mantenere comunque sempre quello sulla flessibilità e sulla libertà di movimento tra un paese e l’altro. Fin ora questa strategia si è rivelata vincente, e ha permesso a Unilife di ingrandirsi al punto di riuscire a operare su tre continenti. Le generazioni future infatti sono sempre più attratte dalla possibilità di viaggiare senza doversi preoccupare di cambiare continuamente assicurazione e quando anche i millennials, nati e cresciuti in un mondo globalizzato, inizieranno ad acquistare polizze vita questo approccio diventerà sempre più comune.