Assifact
L’innovazione apportata dalle soluzioni fintech alle operazioni di factoring, soprattutto nell’ambito del finanziamento della catena della distribuzione, integra in positivo l’offerta di servizi a supporto del capitale circolante delle imprese.
Il factoring, un business che in Italia rappresenta circa il 13% del Pil, conferma il suo ruolo fondamentale nel sostegno alle imprese italiane protagoniste dell’accelerazione dell’economia nazionale.
Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring, e l’Osservatorio Supply Chain Finance della School of Management del Politecnico di Milano annunciano l’avvio di una ricerca congiunta sulle innovazioni ed evoluzioni delle soluzioni di finanziamento del capitale circolante nella prospettiva del fintech.
Dopo la nomina del presidente Fausto Galmarini e il rinnovo dei consiglieri, avvenuti durante l’Assemblea dello scorso giugno, è stato completato il vertice di Assifact, l’associazione degli operatori del factoring che rappresenta un business pari a oltre il 13% del Pil.
Decisa accelerazione del factoring nei primi mesi dell'anno: secondo i dati diffusi da Assifact, l’associazione che riunisce gli operatori del settore, al 31 maggio il volume d’affari complessivo ha raggiunto 81 miliardi di euro, con un incremento a doppia cifra (+16,20%) rispetto al 2016.
Il mercato italiano del factoring si è reso protagonista negli ultimi mesi del 2016 di un’accelerazione che lo ha portato a superare ampiamente le previsioni positive dei suoi stessi operatori e a chiudere il 2016 con una crescita anno su anno che sfiora la doppia cifra: dalle prime statistiche elaborate da Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring, risulta infatti per il 2016 un volume d’affari complessivo (turnover) di oltre 200 miliardi di euro, con un incremento del 9,53% rispetto al 2015.
Nei primi dieci mesi dell’anno il mercato italiano del factoring ha registrato un deciso incremento. Secondo Assifact, l’associazione che riunisce gli operatori del settore, il factoring ricopre un ruolo decisivo per sostenere finanziariamente le imprese italiane e per favorire la ripartenza del sistema economico nostrano.
I tempi effettivi dei pagamenti tra imprese private in Italia si allungano, mentre migliorano sensibilmente i ritardi di pagamento dei debiti commerciali da parte della Pubblica Amministrazione. In particolare, per quanto riguarda i pagamenti della Pubblica Amministrazione, la percezione degli operatori è che si siano ridotti gli impedimenti legali.
Una giornata per fare punto sulle novità del Codice degli Appalti e per approfondire quelli che possono essere effetti e nuove opportunità della riforma sul ciclo dei pagamenti: con questi obiettivi si è svolto a Roma, presso il Senato della Repubblica, il convegno “Nuovo Codice degli Appalti, ingranaggio puntuale e certo per la crescita?” organizzato da I-Com – Istituto per la Competitività – e Banca Farmafactoring, in collaborazione con Coface ed Orrik e con il patrocinio di Acmi ed Assifact.
Forte accelerata del factoring: in agosto il volume di affari cumulativo del mercato italiano del factoring ha superato 120 miliardi di euro, con un incremento del 6,17% rispetto allo stesso mese del 2015.
Non si ferma la crescita del factoring, che anche nel primo semestre dell’anno ha continuato a sostenere le imprese italiane. La tendenza positiva del mercato del factoring, che vale circa l’11% del Pil, si era già evidenziata a fine maggio.
In sede di Conversione del Decreto Legge 3 Maggio 2016 n. 59, recante “disposizioni urgenti in materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitori in banche in liquidazione”, è stato approvato al Senato un importante emendamento presentato dalla senatrice Lucrezia Ricchiuti, esponente PD della Commissione Finanze e Tesoro, che integra l’ambito di applicazione delle norme in materia di cessione dei crediti d’impresa.
Prosegue anche nel 2016 il trend di crescita del mercato italiano del factoring, che continua a sostenere l’economia nazionale nello sforzo verso una reale e consistente ripresa.
Le sofferenze rappresentano l’11,01% degli impieghi bancari e soltanto il 4,13% delle operazioni di factoring (dati Bankitalia-Assifact al 30/09/2015). In Italia, uno dei mercati del settore più importanti al mondo, il volume d’affari del factoring è pari a circa l’11% del Pil. Ma anche a livello europeo, considerando i 13 Paesi che fanno parte dell’ EUF, la federazione degli operatori di Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito, il mercato della cessione dei crediti commerciali vale mediamente oltre il 10% del Prodotto interno lordo.
Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano.