Catastrofi
“La pandemia e la recessione stanno creando nuove disuguaglianze tra chi lavora nei settori più colpiti dalla caduta dei consumi (come il turismo e la ristorazione) e chi lavora negli altri settori. Stanno anche accentuando disuguaglianze preesistenti. Sul mercato del lavoro sono penalizzati coloro che hanno contratti a termine, che spesso sono giovani, e le donne, più presenti nel comparto dei servizi. Coloro che hanno redditi e livelli di istruzione più bassi hanno più difficoltà a lavorare in forma delocalizzata”.
Gli effetti dei cambiamenti climatici sono diventati una realtà quotidiana. Secondo le Nazioni Unite, proprio le mutazioni in corso provocano una catastrofe a settimana. Il dato è stato diffuso da Mami Mizutori, rappresentante speciale del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres per la riduzione del rischio legato ai disastri naturali.
Secondo un report dell’agenzia Fitch i risultati del 2018 degli assicuratori del mercato londinese sono appesantiti dal carico delle perdite legate agli eventi catastrofali, superiori alla media, e dai bassi rendimenti degli investimenti.
Il riassicuratore tedesco Munich Re ha registrato un calo del 56% dell’utile netto nel quarto trimestre 2018, a causa di una serie di catastrofi naturali. Nonostante ciò ha proposto di aumentare il dividendo per il 2018.
Secondo le stime di Munich Re, le perdite economiche causate da catastrofali naturali nel 2018 ammontano a circa 160 miliardi di dollari (lontano dal record di 350 miliardi del 2017), mentre le perdite assicurate sono pari a 80 miliardi di dollari.
Serve un “paracadute” per proteggere le piccole imprese dai danni provocati dal maltempo, a fronte dei maggiori rischi comportati dai cambiamenti climatici.
Dopo la straordinaria ondata di maltempo che ha colpito il nord Italia nei giorni scorsi, i vertici di ITAS Assicurazioni hanno effettuato un importante sopralluogo in val di Fiemme, uno dei luoghi più colpiti dal maltempo in Provincia di Trento assieme alla Val di Sole, Primiero, Valsugana e Pinetana.
Le perdite economiche globali dovute a calamità naturali del primo semestre 2018 sono stimate in 45 miliardi di dollari, ovvero il 64% in meno rispetto alla media degli ultimi dieci anni di 124 miliardi di dollari, secondo la ricerca “Global Catastrophe Recap: First Half of 2018”, realizzata da Impact Forecasting, il team di sviluppo di modelli catastrofali di Aon.
Secondo un report della società di rating Moody’s, le catastrofi naturali stanno rallentando il business assicurativo.
Münchener Rückversicherungs-Gesellschaft (Munich Re, colosso tedesco delle riassicurazioni) ha chiuso il 2017 con un utile netto di 392 milioni di euro.
Secondo le prime stime di Munich Re, le perdite assicurate collegate ai fenomeni catastrofali naturali di grande entità nel 2017 dovrebbero far segnare il record assoluto.
Swiss Re AG stima che le catastrofi naturali del 2017 hanno complessivamente causato perdite al sistema assicurativo mondiale pari a circa 136 miliardi di dollari, il terzo valore più alto di sempre registrato dal settore, con gli Stati Uniti al primo posto.
In un Paese sempre più esposto alle calamità naturali e con un basso livello di assicurazione per la protezione di immobili e proprietà, Generali Italia attiva Protezione Solidale, la nuova campagna di sensibilizzazione, prevenzione e sostegno verso i rischi e le conseguenze delle catastrofi naturali (terremoti, alluvioni, bombe d’acqua).
La serie di catastrofi naturali che si sono succedute nel terzo trimestre dell’anno incidono pesantemente sui contri trimestrali di XL Group che ha comunicato una perdita operativa netta di 1,03 miliardi di dollari, a fronte di un utile netto operativo di 122,5 milioni di dollari registrato nel terzo trimestre 2016.
Dopo gli uragani Harvey, Irma e Maria, gli assicuratori non hanno risparmiato analisi e stime sui danni subiti, ma data la potenza degli eventi catastrofali e la vastità delle aree interessate in un così breve intervallo di tempo, quello che emerge da tutta la teoria di dati e numeri è una grande incertezza.