Cattolica
CattRe S.A., start-up del gruppo Cattolica Assicurazioni dedicata alle linee di rischio non tradizionali, ha analizzato i dati preliminari dell’esercizio 2020 che si chiude con una raccolta premi ante imposte di 84 milioni di euro (+97,6% rispetto ai 42,5 milioni dell’anno precedente) e un risultato tecnico netto pari a 5 milioni di euro.
Si chiama “BCC Vita Unica” la nuova polizza vita multiramo realizzata da Cattolica Assicurazioni Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea.
Si è riunito il Consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni per esaminare “i rilievi segnalati da Ivass nel rapporto ispettivo” e ha contestualmente dato via ai lavori per un progetto di aggiustamenti che tenga conto delle osservazioni dell’Authority. Il piano, fa sapere la compagnia, sarà predisposto con tempestività, sotto la responsabilità dell’amministratore delegato, Carlo Ferraresi.
Al termine dell’ispezione svolta in Cattolica Assicurazioni l’Ivass “ha rilevato carenze, riferibili a situazioni relative soprattutto agli anni 2018/19 e antecedenti, e ai primi mesi del 2020, circa il sistema di governo societario e di gestione dei rischi”. In particolare, il cda “non ha improntato la propria azione circa i vari rischi a canoni di cautela e prudenza con conseguente pregiudizio potenziale per la solvibilità del Gruppo e la necessità di rafforzamento dei mezzi propri”.
L’Ivass ha consegnato a Cattolica Assicurazioni il verbale dell’ispezione effettuata nel luglio scorso riguardante, in particolare, gli assetti di governance, il funzionamento del sistema monistico e la valutazione dei rischi immobiliari.
Banco BPM ha esercitato l’opzione di acquisto del 65% detenuto da Cattolica Assicurazioni nel capitale delle joint venture Vera Vita (che detiene il 100% della compagnia assicurativa irlandese Vera Financial DAC) e Vera Assicurazioni (che detiene il 100% di Vera Protezione).