vita
American International Group (AIG), che ha messo piede in Cina quasi un secolo fa con una piccola agenzia di affari, ha lanciato una nuova iniziativa per favorire ai consumatori cino-americani degli Stati Uniti l’accesso al mercato vita.
Per risparmiare gli italiani scelgono le polizze vita. Secondo quanto riportato da Milano Finanza l’investimento annuo dei risparmiatori in prodotti di ramo vita ha superato i 110 milioni di euro, in aumento del 30% rispetto al 2013. Si tratta del livello record di tutta la storia assicurativa italiana. Un trend che sembra proseguire anche nell’anno in corso, visto che secondo le proiezioni Ania a fine 2015, l’incremento sarà dell’ordine del 12%.
Tra le polizze vita le cosiddette multiramo sono attualmente le maggiormente gettonate. Ma sono anche i prodotti che necessitano di una regolamentazione più stringente che fatica ad arrivare per via del confronto sulle rispettive competenze tra Ivass e Consob.
Secondo le analisi statistiche dell’Istat nel 2014 si sono registrate nel nostro Paese 509 mila nascite, ovvero 5.000 in meno rispetto all’anno precedente e record negativo di sempre da quando esiste l’Italia.
Il 2015 sarà un anno difficile per le assicurazioni vita francesi. Secondo la società di rating internazionale Fitch, le prospettive del comparto vita in Francia sono negative per l’esercizio 2015, a causa del difficile contesto operativo. Fitch mantiene comunque un outlook stabile per il rating del comparto, di riflesso alla quantità di compagnie che hanno un outlook di questo livello.
Secondo una ricerca effettuata da Accenture i consumatori britannici prediligono acquistare online la loro polizza vita, anche se continuano a dare una grande importanza al contatto personale per la consulenza finanziaria.
Nello scorso mese di aprile la raccolta assicurativa nel ramo vita ha raggiunto quota 8 miliardi di euro, in crescita del 57,8% rispetto all’anno precedente. Secondo le rilevazioni dell’Ania dall’inizio del 2014 a oggi la nuova produzione vita è aumentata del 50,9% a 30,8 miliardi.
L’iWatch, lo smartwatch della Apple, non è ancora in produzione ma l’attesa è già molto alta. Oltre alla funzionalità di questo orologio-dispotivo si comincia a parlare anche del prezzo. Secondo Timothy Arcuri, analista di Cowan & Co, l’orologio intelligente che Apple metterà in commercio entro l’anno, potrebbe dare un’importante svolta al settore delle assicurazioni sulla salute e sulla vita. Il motivo è molto semplice: lo smartwatch integrerà quasi sicuramente svariati sensori biomedici, in grado di monitorare i principali parametri della salute. E poiché l’iWatch fungerà anche da strumento diagnostico, in grado di segnalare possibili problematiche, le assicurazioni sanitarie potrebbero decidere di proporre interessanti sconti sulle polizze sulla salute e sulla vita a chi deciderà di indossare l’orologio del futuro.
- « prima
- ‹ precedente
- 1
- 2
- 3
- 4