
Anche se non raggiunge la sufficienza, il livello di educazione finanziaria in Veneto è tra i più alti in Italia come certifica l'Edufin Index, l'Osservatorio sulla consapevolezza e i comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani, promosso da Alleanza Assicurazioni, insieme a Fondazione Mario Gasbarri e la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, School of Management.
È quanto è venuto fuori nella seconda delle sei tappe del “Tour dell'Educazione Finanziaria” di Alleanza Assicurazioni, tenutasi a Venezia, un'iniziativa realizzata con la collaborazione delle istituzioni locali e il coinvolgimento attivo delle consulenti e dei consulenti della compagnia, per migliorare il livello di educazione finanziaria e assicurativa degli italiani.
Entrando nel merito dei risultati dell'indagine (su un campione di 3.700 intervistati), nessuna regione italiana ha raggiunto la sufficienza, con l’asticella a 60 punti su base 100.
Tuttavia, il Veneto (58) insieme a Emilia-Romagna, Umbria, Valle D'Aosta, Liguria, Toscana e Lombardia è una delle arre del Paese che si avvicinano di più alla soglia, superando la media nazionale di 56 punti. Il Veneto ottiene 60 nella categoria “fare” e 55 nel “sapere”. Ampia la diseguaglianza di genere con 5 punti di differenza: 56 delle donne vs 61 degli uomini.
Secondo l'Osservatorio, nell’ultimo anno è aumentata del 7% la percentuale di popolazione che raggiunge la sufficienza, passando dal 34% del 2022 all'attuale 41%. Il gender gap sul livello di alfabetizzazione finanziaria e assicurativa resta elevato: 54 donne vs 59 uomini.
Alta la percentuale di donne in condizioni di fragilità finanziaria: 30% vs 23% degli uomini. Anche in tema di gestione del budget familiare in autonomia, il divario rimane ampio: il 65% delle donne non è autonomo (vs 56% uomini).
Il ridotto interesse verso l'argomento, la poca autonomia decisionale e la bassa propensione a informarsi sono i principali fattori che spiegano la minore alfabetizzazione finanziaria e assicurativa delle donne. Secondo i risultati della ricerca, i giovani (18-34 anni) hanno un'alta propensione a informarsi, in quanto costantemente connessi al mondo digitale ma non dimostrano particolare interesse ai temi finanziari e assicurativi.