
Aon amplia il raggio d’azione dell’Aon Client Treaty (ACT) integrandolo nella divisione Reinsurance Solutions e, in particolare, nei collocamenti facoltativi su scala globale. È quanto riferisce Reinsurance News che spiega come l’obiettivo sia quello di offrire maggiore capacità ai clienti in linea con il piano strategico della società, il cosiddetto 3×3 Plan.
Lanciato nel 2016, ACT era finora riservato ai clienti Commercial Risk attraverso il Global Broking Centre (GBC), ma con l’estensione annunciata, diventerà parte integrante del processo di piazzamento anche per i clienti della riassicurazione facoltativa, entrando così nella routine operativa della piattaforma digitale di trading facultativo di Aon.
La formula è quella collaudata: il cliente riceve una quotazione automatica in follow-form da parte della struttura, con facoltà di decidere se utilizzarla o meno. L’accesso è facilitato da una capacità già impegnata da parte di un panel composto da 11 carrier Lloyd’s con rating A+, rappresentati da Aon Underwriting Managers (AUM) o da One Underwriting (OU) per il business nello Spazio Economico Europeo.
Da quando è stato introdotto, ACT ha portato sul mercato oltre 3,5 miliardi di dollari in premi. Ora, con la sua estensione, Aon intende renderlo uno standard per i collocamenti facoltativi, garantendo una capacità fino al 28,5% su ogni ordine, a condizione che vi sia un lead approvato e nel rispetto dei limiti per classe di rischio e soglie massime. Il meccanismo funziona tramite un accordo di Delegated Underwriting Authority (DUA), che consente ai clienti di attingere a capacità coassicurativa predefinita nei rami core.
La struttura, secondo quanto spiegato da Aon, continuerà a essere supportata da impegni di capacità fino al 2027, e l’intera operazione è gestita attraverso il Lloyd’s claims scheme, con un’efficiente infrastruttura globale per licenze e pagamento delle imposte, offerta come soluzione unificata a marchio unico. “Questi sono pilastri fondamentali per ACT che possono essere raggiunti solo attraverso una reale diversificazione del portafoglio. La selezione avversa rappresenta una minaccia significativa alla sostenibilità dell’ACT, rendendo obbligatorio fornire una quotazione per ogni rischio ammissibile”, ha spiegato Aon in una nota, chiarendo che solo chi include ACT anche nei piazzamenti meno complessi potrà contare sul supporto della struttura nei casi più problematici. Una strategia che punta a rafforzare l’equilibrio del portafoglio e a offrire benefici concreti in termini di diversificazione del rischio per gli assicuratori partner.