Salta al contenuto principale
Home
  • Home
  • Notizie
    • Appuntamenti
    • Attualità
    • Brokers
    • Carriere
    • Comunicazioni aziende
    • Nuovi prodotti
    • Riassicurazione
    • Risk Management
    • Studi e ricerche
  • Insurtech
  • Interviste
  • Brokers
  • Annuario ASEFIBrokers
  • Contatti

Assifact e Cribis: debiti commerciali, in Italia si paga a 229 giorni

Facebook Like Share on Facebook Tweet Widget Linkedin Share Button

Venerdì, 21 Settembre, 2012 - 07:02
Autore: Gillespie

I tempi medi di pagamento dei debiti commerciali in Italia risultano pari a 229 giorni (oltre sette mesi e mezzo). È questo il primo risultato che emerge dalle rilevazioni del servizio DAP, Database delle Abitudini di Pagamento, presentato oggi a Milano. “Il DAP – ha spiegato Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact - è una nuova iniziativa dell’industria italiana del factoring realizzata da Assifact in collaborazione con Cribis D&B, che gestisce il Servizio, e che si basa sull’aggregazione e sull’analisi dei reali comportamenti di pagamento dei debitori coinvolti da operazioni di factoring e non su indagini campionarie o su proiezioni più o meno attendibili”.

Il dato si riferisce sia alle imprese private che alla Pubblica Amministrazione. All’interno della distribuzione geografica e secondo i settori di attività economica le differenze sono rilevanti. Il Nord Est registra tempi medi di pagamento intorno ai 150 giorni (cinque mesi) mentre per l’area Sud si rilevano tempi medi superiori ai 300 giorni (10 mesi).

Circoscrivendo l’analisi ad alcune classi di attività economiche, tipicamente riconducibili Alla Pubblica Amministrazione (per esempio difesa, assicurazione sociale obbligatoria, assistenza sanitaria), i tempi medi di pagamento risultano superiori ai 270/360 giorni (9/12 mesi). Il DAP è in fase di avvio ancora sperimentale. Le analisi di portafoglio da cui sono stati ricavati i tempi di pagamento sono riferite attualmente ad un campione di sette associati su dati di marzo 2012 e sono effettuate su un volume pari a quasi 8 miliardi di crediti ceduti a società di factoring relativi a oltre 45.000 debitori censiti. Il 38% dei crediti censiti nel DAP è riferita all’area geografica “Nord”, il 32% all’area “Centro”, il 31% all’area “Sud e Isole”. La classificazione in base alle attività economiche (riferimento ai codici Ateco) evidenzia una quota importante del database, in termini di volumi, riferita alla categoria “Assistenza Sanitaria” che rappresenta circa il 18% del totale. Il commercio al dettaglio rappresenta il 12% circa.

Il mercato

In base agli ultimi dati disponibili della Banca d’Italia, relativi a fine 2011, i crediti commerciali delle imprese sono pari a circa 590 miliardi di euro (pari a una quota di quasi il 39% del totale dell’attivo delle imprese), un volume di cui il factoring rappresenta circa il 10%.

In questo contesto, appare chiaro come sia fondamentale tenere sotto controllo l’andamento della dinamica dei pagamenti dei crediti e debiti commerciali, sia in relazione al contributo di sostegno offerto dalle società di factoring alle imprese, sia ai fini della salvaguardia della stabilità del sistema finanziario.

Il Servizio “Database delle Abitudini di Pagamento” (DAP) è un’iniziativa dell’industria italiana del factoring finalizzata appunto a censire in modo uniforme le abitudini di pagamento dei debiti commerciali di aziende ed enti pubblici, acquisendo informazioni consistenti e uniformi da parte delle banche e delle società di factoring associate ad Assifact, l’Associazione italiana per il factoring che riunisce gli operatori del settore.

L’iniziativa risponde al maggiore fabbisogno informativo conseguente ai radicali cambiamenti dello scenario operativo e all’aumento dei rischi. Interpreta anche la tradizionale spinta all’innovazione che muove il settore negli ambiti della gestione dei crediti commerciali e delle tecniche di valutazione della clientela e delle operazioni.

Il servizio DAP

Il Servizio DAP-Database delle Abitudini di Pagamento consiste in un banca dati  consortile, la cui alimentazione è circoscritta agli Associati Assifact e la cui gestione è affidata a Cribis D&B, che raccoglie le informazioni relative alle abitudini di pagamento delle imprese e degli enti pubblici nell’ambito di transazioni commerciali, aggregando i dati relativi alle fatture cedute alle società di factoring e i relativi dati sui pagamenti ricevuti o sugli altri eventi che comportano la riduzione del valore delle fatture. I partecipanti ricevono mensilmente informazioni di ritorno, articolate su diversi livelli di analisi: relative, fra le altre cose, a durate originarie medie dei crediti censiti, tempi medi di pagamento, ritardi medi di pagamento, crediti scaduti, crediti contestati, diluizione.

La qualità delle informazioni conferite, e conseguentemente degli indicatori di ritorno, viene garantita dalla definizione di una cornice contrattuale e operativa effettuata a livello associativo, con la messa a punto di regole uniformi e condivise di struttura dei tracciati, omogeneità di terminologia utilizzata e di trattamento dei movimenti contabili.

I vantaggi

I vantaggi attesi dalla creazione di tale base dati condivisa spaziano dal miglioramento nella valutazione del singolo soggetto alla maggiore capacità di analisi del mercato e di definizione di specifici modelli di risk management. In particolare, fra i benefici e le finalità del servizio, si possono evidenziare:

  • Migliore conoscenza del proprio portafoglio clienti.
  • Miglioramento della capacità di analisi e monitoraggio delle posizioni.
  • Informazioni di trend sul soggetto che mostrano eventuali segnali anticipativi di un default.
  • Più rapida ed efficace individuazione dei soggetti inaffidabili.
  • Riduzione delle insolvenze.
  • Definizione del DSO (Days of Sales Outstanding).
  • Disponibilità di maggiori e attendibili informazioni commerciali per la valutazione del soggetto in fase istruttoria e successivamente in sede di alimentazione di sistemi di rating interno.
  • Maggiori informazioni per la valutazione di un cedente, presente nel database come debitore.
  • Informazioni di andamento dei settori economici.
  • Confronto delle performance dei propri clienti con quelle di mercato.
  • Sviluppo di offerte commerciali maggiormente adeguate al rischio effettivo della controparte.

Il factoring ha dimostrato di svolgere un ruolo di rilievo nel sostenere le imprese durante l’attuale crisi dando un contributo significativo in termini di sostegno della liquidità e consentendo la riduzione degli squilibri dovuti ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. 

Articoli correlati

Attualità
Da Venezia al mondo: la Dolomite Conference rilancia l’agenda globale sul clima
Giovedì, 9 Ottobre, 2025 - 10:12
Attualità
Dottor Grandine inaugura l’Hub 5.0: la riparazione dei veicoli entra nell’era della robotica
Giovedì, 9 Ottobre, 2025 - 10:10
Attualità
Pagamenti in ritardo nel Regno Unito: l’allarme delle imprese e il monito di Coface
Giovedì, 9 Ottobre, 2025 - 10:08

Broker in evidenza

  • SIB SOCIETA' ITALIANA BROKERS CATTANEO ASSICURAZIONI DI VINCENZO CATTANEO & C
  • CIS BROKER
  • PULSAR RISK
  • HOWDEN
  • ASSIMEDICI
  • B&S italia
  • MAG
  • ASSURANCE BROKERAGE MANAGEMENT

Interviste

  • Consulbrokers, il modello inclusivo che sta rivoluzionando il mercato italiano del brokeraggio
  • Union Brokers cresce e rilancia: “Valorizziamo l’indipendenza dei piccoli broker”

Asefi Brokers

A.SE.FI. Editoriale Srl
Via dell’Aprica, 8 - 20158 Milano
Tel. 02-66802277
Partita IVA: 06559580151

Informazioni e pubblicità: info@asefibrokers.com

Informativa Privacy e Cookie Policy

Credits

Categorie

  • Approfondimenti
  • Appuntamenti
  • Attualità
  • Brokers
  • Carriere
  • Comunicazioni aziende
  • Nuovi prodotti
  • Riassicurazione
  • Risk Management

Social Network

Linkedin
Aggiungi Asefibrokers.com al tuo feedreader