
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Assicurativo Auto di Segugio.it, il premio Rc Auto lordo a giugno 2022 era pari a 351,7 euro, in calo del 3,8% rispetto al giugno 2021, ma in aumento del 7,3% rispetto all’inizio del 2022.
Negli ultimi anni l’andamento dei prezzi Rc Auto è stato in netto calo, con un premio medio che è passato dai 447,8 euro di gennaio 2019 ai 327,9 euro di gennaio 2022, minimo storico, con un calo del 26,8%.
In una fase come questa, caratterizzata da premi in diminuzione, gli assicurati non sono motivati a cercare offerte migliori al momento di rinnovare la polizza e quindi non sorprende che il tasso di cambio compagnia sia molto basso, pari al 15,8% nel primo trimestre 2022, secondo i dati Ania sulle polizze auto del totale imprese.
Tuttavia, dopo anni di calo, il 2022 mostra un’inversione di rotta per i prezzi Rc Auto.
La causa di questo nuovo scenario è sostanzialmente dovuta a tre fattori: l’aumento della circolazione per il venir meno delle restrizioni legate alla pandemia, con il conseguente aumento della frequenza di incidenti/sinistri, che nel primo trimestre 2022 è stata del 4,5% per le auto contro i 3,7% dello stesso periodo 2021, con una crescita del 20,2% (dati Ania). Va poi considerata l’inflazione che a maggio ha visto una crescita del 6,9% su base annua,incidendo così sui costi delle riparazioni e di conseguenza sui costi medi dei sinistri. Infine, il Mise ha aggiornato le tabelle che contengono gli importi per il risarcimento del danno biologico per lesioni di lieve entità derivanti da sinistri stradali, impattando ulteriormente il costo medio dei sinistri.
Questi tre elementi hanno interrotto la fase di contrazione dei premi che durava da tempo. Da gennaio a giugno 2022 il premio Rc Auto è passato da 327,9 euro a 351,7 euro (+7,3%).
Rincari che seppure abbiano interessato l’intero territorio nazionale, hanno inciso in maniera differente sulle diverse aree del Paese. Tutte le Regioni, eccezion fatta per Molise e Basilicata dove i premi calano rispettivamente dell’8,2% e del 3,3%, evidenziano degli aumenti, con picchi del 9,2% per Sicilia e Umbria, mnetre a livello provinciale si registrano aumenti superiori al 20% a Benevento (+28,3%), Belluno (+23,8%) e Taranto (+21,8%) e cali del premio medio più marcati a Matera (-12,4%), Campobasso (-9,3%) e Isernia (-9,2%).