Non si farà la mega fusione tra le assicurazioni mediche americane Aetna e Humana. A bloccarla è stato il giudice federale John Bates, il quale ha definito “anti-concorrenziale” l’accordo concluso fra le due compagnie che avrebbe dovuto portare Humana sotto le bandiere Aetna per un corrispettivo di 37 miliardi di dollari.
“L’operazione sarebbe tale da ridurre la notevolmente la concorrenza nei mercati riguardanti i piani individuali Medicare Advantage e delle assicurazioni sanitarie”. In particolare, la fusione avrebbe potuto alzare i prezzi dei servizi per gli over 65 e, contemporaneamente, ridurre i servizi.
Aetna starebbe valutando l’opportunità di fare ricorso per poter chiudere una partita che dura ormai da troppo tempo. Le due società annunciarono infatti la fusione nel mese di luglio del 2015 ed esattamente un anno dopo si mosse il dipartimento di Giustizia lanciando una causa per fermarla. In quell’occasione Aetna aveva minacciato di uscire dal mercato delle assicurazioni sanitarie pubbliche regolato dall’Affordable Care Act, ovvero la legge meglio conosciuta come Obamacare.
Il Dipartimento di Giustizia è contrario anche all’operazione che coinvolge altre due assicurazioni health, con Cigna che dovrebbe essere acquisita da parte di Anthem. In questo caso sarà il giudice Amy Berman Jackson a doversi pronunciare. Le due cause legali furono una delle azioni volute dall'amministrazione Obama.