
Incidenti e vittime in calo nel 2014 sulle strade italiane. È quanto emerge dai dati forniti dal dipartimento della pubblica sicurezza aggiornati al 21 dicembre a seguito delle rilevazioni della Polizia stradale e dell’Arma dei Carabinieri relativamente al 2014.
In termini relativi, si sono registrati 4.671 incidenti in meno rispetto al 2013 ossia un – 6 % (73.688 contro i 78.359 dell’anno precedente) rispetto all’anno trascorso, così come analoga riduzione si è verificata per le vittime, con 3.261 feriti in meno. In calo anche le persone che hanno perso la vita (-3,6%, con 64 persone “salvate”).
Non si può essere ancora soddisfatti quando si parla di decine di migliaia di vittime che ancora subiscono lesioni o la morte a seguito di sinistri stradali, ma ciò che emerge è un dato inquietante. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sottolinea infatti che seppure i sinistri Rc Auto risultino in diminuzione, non si avvertono segnali di riduzione delle tariffe assicurative: “In un Paese normale con un così netto calo dei rischi sulle strade cui segue un’inevitabile diminuzione degli esborsi complessivi per sinistri, dovrebbe portare ad un analogo andamento per ciò che concerne i premi assicurativi. È evidente, quindi, che in tale ottica, spetti all’istituto di vigilanza amministrativa, ossia l’IVASS ma anche all’Antitrust, verificare questa palese anomalia avviando immediatamente un’istruttoria per esaminare le ragioni che spingono le compagnie assicurative a nascondersi dietro ad un dito ed a continuare dietro una politica tariffaria non completamente trasparente e ligia alle regole europee della libertà e concorrenza di mercato così come al contrario è corretto aspettarsi”.