
Ricevere consigli, consulenza sulle coperture assicurative da una macchina inanimata, da un robot non è una scena di un film avveniristico ma quello che potrebbe succedere in un futuro molto ma molto ravvicinato, sulla scia di quanto avviene già nel mondo della consulenza finanziaria.
Difficile poterci credere, vista la complessità delle polizze assicurative, ma è anche vero che il progresso tecnologico corre a ritmi molto sostenuti.
Secondo un report su scala globale realizzato da Accenture, la stragrande maggioranza dei consumatori vede di buon occhio la consulenza assicurativa via robot: il 74% del campione di consumatori è disponibile a ricevere consigli e aiuti da robot per identificare la copertura assicurativa da acquistare.
Il motivo è presto detto. Le piattaforme di robo-advice sono considerate dai consumatori di tutto il mondo servizi più veloci (39%) e meno costosi (31%). Inoltre, i sistemi di intelligenza artificiale sono percepiti dai consumatori come strumenti imparziali e maggiormente analitici rispetto agli esseri umani.
I paesi con il più alto tasso di gradimento per la robo-advice sono l’Indonesia (92%), la Thailandia (90%), il Brasile (86%) e il Cile (84%). Curioso che anche nei paesi meno favorevoli a questa modalità, la percentuale di consumatori disponibili alla consulenza telematica sia comunque superiore al 50%: Canada (56%), Germany (59%) and Australia (60%).
Tuttavia, lo studio ha anche verificato che circa i due terzi del campione preferisce comunque avere il contatto umano, in particolare in occasione dei reclami (68%) e per ricevere consulenza su prodotti complessi.
Tuttavia, lo studio ha anche riscontrato che quasi due terzi dei consumatori vogliono ancora l'interazione umana nei servizi finanziari, in particolare per trattare i reclami (68%) e consigli su prodotti complessi. Insomma, la sfida per i settori assicurativo e finanziario è quella di integrare la user-experience digitale con le elevate capacità tecniche degli intermediari professionali.
Piercarlo Gera, senior managing director di Accenture Financial Services, ha spiegato che esiste tra i consumatori una forte domanda di robo-advice in tutte le aree dei servizi finanziari, bancari e assicurativi. “Mentre le organizzazioni si aspettano la riduzione dei costi interni attraverso il ricorso alla robo-advice, i consumatori si aspettano consulenza di elevata qualità dall’interazione umana”.
Dal report di Accenture è emerso che il 29% dei consumatori è disposto a utilizzare Google, Amazon o Facebook per i propri servizi assicurativi, mentre un altro 30% sarebbe disposto a servirsi al supermercato o presso rivenditori retail. Il 64% del campione è invece interessato a ricevere una consulenza assicurativa personalizzata, sulla base delle esigenze personali circostanti. Il 57% dei consumatori è disposto a fornire al proprio assicuratore l’accesso ai propri dati personali ma, in cambio, il 64% di questi desidera un’attività di consulenza maggiormente personalizzata.