
Un attacco cyber ha paralizzato le operazioni del gruppo INA, la più grande compagnia petrolifera della Croazia e proprietaria della più diffusa catena di stazioni di servizio del Paese.
In particolare, i cyber criminali avrebbero effettuato un attacco ransomware lo scorso 14 febbraio andando a infettare e crittografare alcuni server dell’azienda. L’attacco non ha influito sulla capacità di rifornimento di benzina delle stazioni di servizio, ma ne ha bloccato l’emissione di fatture e l’accettazione di pagamenti tramite carta di credito. Ma non solo, perché dal momento dell’attacco i rivenditori non riescono ad emettere nuovi voucher e neanche a vendere le vignette elettroniche per viaggiare sulle autostrade e neppure a consentire ai clienti di pagare le bollette del gas (INA è anche fornitore di gas naturale in Croazia).
Il gruppo INA , che fa parte del gruppo MOL ed ha come principale azionista il governo croato, si è reso conto dell’attacco durante lo scorso weekend e si è pubblicamente scusato con i clienti.
In un messaggio pubblicato sul suo sito Web, la società ha dichiarato che stava lavorando per ripristinare quanto prima tutti i sistemi. Tuttavia, il ritorno alla normalità appare ancora lontano.
Più fonti hanno riferito che si tratta di un’infezione da ransomware CLOP.