
Nel corso del suo intervento davanti alla commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento Europeo – riferisce Radiocor - Petra Hielkema, presidente dell’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (Eiopa), ha delineato con chiarezza la fase delicata che l’Europa sta attraversando.
“L’Europa si trova in un momento cruciale, in cui il ripristino della crescita richiede un rinnovato impegno verso le riforme, gli investimenti di lungo periodo e un Mercato Unico davvero integrato. La Savings and Investments Union è centrale in questi sforzi, ma il suo successo poggia sulla fiducia in sistemi finanziari resilienti e ben supervisionati. Questo è al cuore stesso del mandato di Eiopa per assicurazioni e fondi pensione aziendali e professionali”, ha affermato Hielkema, sottolineando il ruolo strategico del settore assicurativo e pensionistico.
Con oltre 10.000 miliardi di euro in attivi detenuti dagli assicuratori e quasi 3.000 miliardi dai fondi pensione per la previdenza complementare (Iorp), il comparto svolge “un ruolo vitale come investitore di lungo periodo”. Tuttavia, ha avvertito la presidente, questa funzione può essere garantita solo se vi sono stabilità, resilienza e fiducia. Sul fronte della revisione di Solvency II, Hielkema ha evidenziato come “l’effetto combinato dei cambiamenti potrebbe aumentare i rischi per le imprese, indebolendo la resilienza del settore” e ha aggiunto che “non c’è certezza” che il capitale liberato “sarà usato per alimentare l’economia europea”.
La presidente di Eiopa ha posto l’accento anche sulla necessità di trasparenza: “Se introduciamo più rischio nel sistema, dobbiamo garantire trasparenza su dove le vulnerabilità si trovino”. Un tema che si lega direttamente alla questione della vigilanza, ancora prevalentemente nazionale. “La vigilanza assicurativa rimane in gran parte nazionale e serve un meccanismo europeo quando un’autorità nazionale non è in grado o non è disposta ad agire”, ha spiegato Hielkema, sostenendo l’introduzione di “poteri di intervento mirati” per il Board of Supervisors.
Infine, la presidente ha richiamato l’attenzione sulla propensione degli investitori privati, evidenziando come “i cittadini sono pronti a investire: quasi il 10% delle famiglie dell’area euro ha investito in cripto-asset, prova che il problema non è l’avversione al rischio, ma la disponibilità di prodotti adeguati”. Un segnale che, secondo Hielkema, conferma l’urgenza di un mercato unico integrato e di strumenti finanziari capaci di rispondere alle esigenze di un’Europa che vuole tornare a crescere.