
1,7 miliardi di euro di premi. A tanto ammonta il conto dismissioni imposto dall’Antitrust a Fonsai, come condizione indispensabile per poter celebrare il matrimonio con Unipol, anche se nel conteggio rientreranno anche alcune variabili come la allocazione geografica degli asset, il volume delle riserve e i rami di attività. Prima di festeggiare la fusione bisognerà quindi trasferire sotto altre bandiere alcuni marchi di casa Ligresti. Quali? Mentre ai piani alti di Unipol e Fonsai si ragiona per individuare l’advisor che dovrà portare a termine le cessioni sembra segnato il destino della Milano Assicurazioni. Sul gioiello di famiglia e la sua preziosa rete agenziale si sono da tempo soffermate le attenzioni dei potenziali acquisitori.
In prima fila i francesi di Axa, sempre alla ricerca di occasioni per poter crescere sul mercato italiano, ma non è da escludere l’ipotesi di un’asta fra player internazionali come ad esempio Allianz e fondi di private equity. Da non sottovalutare i veronesi di Cattolica Assicurazioni che oltre alla Milano potrebbero giocare la carta Liguria Assicurazioni, altra compagnia del gruppo Fonsai sulla quale dovrebbe essere appuntato il cartello vendesi, e rinverdire quanto abbozzato nel 2010 e poi finito negli archivi.
Altro ramo d’azienda che non dovrebbe far parte della grande Unipol è la divisione Sasa, che ora fa parte della Milano, dopo la fusione per incorporazione avvenuta nel dicembre del 2008. Per ora siamo alle prime battute di gioco, la situazione è in divenire e tutto può cambiare da un momento all’altro in questa partita che è ancora lunga da giocare.