Sono sempre pochi gli italiani che si tutelano stipulando una polizza per le possibili avversità o periodi di difficoltà della vita. Parliamo di un 12,7% che stipula una polizza Danni, mentre il 6,3% si rifugia nei fondi di investimento, a fronte di un 50,3% che cercherà di risparmiare in modo da garantire più sicurezza a sé e ai propri familiari, oppure assumerà comportamenti cauti (47,9%). È questo il risultato di una ricerca del Censis illustrata durante l’evento digitale organizzato da Banca Mediolanum, Il futuro è adesso.
“Nel rapporto premi assicurazioni danni su Pil, l’Italia si colloca sotto la metà dei Paesi Ocse, molto distanti dalla media Ocse e su un trend in discesa rispetto a qualche anno fa: siamo non solo bassi ma su un trend inefficiente e negativo”, ha detto Riccardo Cesari, consigliere Ivass. Una delle principali motivazioni, spiega, è riconducibile alla “scarsa alfabetizzazione assicurativa, l’altra è il reddito disponibile”. Ma c'è anche da considerare, aggiunge, “un’errata allocazione della fiducia: troppa sfiducia nelle assicurazioni in termini di chiarezza dei contratti nei costi e nella trasparenza, e troppa fiducia nell’intervento pubblico, considerato un assicuratore di prima istanza. E infine c'è troppa fiducia verso se stessi: si ritiene o di non essere sottoposti a certi rischi o in caso di rischi di sapersela cavare. Di qui l’eccesso di liquidità nel conto corrente”. Secondo Cesari, ad esempio, “la copertura in presenza di rischi di non autosufficienza fisica è paragonabile alla catastrofe naturale. Con gli indici di invecchiamento che l’Italia sta mostrando, siamo di fronte a un problema che diventerà sempre più urgenze. Ci stiamo lavorando anche noi, auspicherei un piano nazionale universalistico e mutualistico di copertura di questo tema”.
Secondo Dario Focarelli, direttore generale ANIA, ha sottolineato come la spesa assicurativa media europea sia di circa 1.000 euro all’anno “mentre quella italiana è solo di 300 euro. È necessario uno sforzo per aumentare la spesa privata per la protezione secondo una logica di integrazione dei servizi e non di sovrapposizione. Penso che questo unito al tema digitalizzazione siano la grossa sfida per il nostro Paese”.
Massimo Grandis, amministratore delegato di Mediolanum Assicurazioni ha inoltre ricordato la grande importanza dell’assicurazione che permette di proteggerci da eventi esogeni che non possiamo prevedere. “Il cash non può fungere da sistema di sicurezza. La tipica idea del “Ci penso io”, può comportare sottovalutazione del rischio e quindi un’incapacità futura di rispondere al fabbisogno finanziario”.